1 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2 I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». 3 Ed egli disse loro questa parabola: 4 «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? 5 Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, 6 va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. 7 Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. 8 Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? 9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. 10 Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
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Si illumina qui il volto di Gesù: Egli accoglie “pubblicani e peccatori” che si avvicinano a lui e sta a pranzo con loro; familiarizza con loro, sta bene con loro…, come farebbe oggi – possiamo immaginare – con corrotti, ladri e simili persone che noi guardiamo con occhio cattivo e di condanna. Si illumina anche il volto di Dio: Egli gioisce, fa gran festa anche per un solo colpevole, “un solo peccatore che si converte”. – La gioia viene condivisa: il pastore e la donna la condividono con amici, amiche e vicini; Dio la condivide con i suoi angeli. E’ in comune che si compiono le cose belle di Dio e del Vangelo.