IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C).

Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Ger 1,4-5.17-19 Sal 70 1Cor 12,31-13,13 Lc 4,21-30

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 Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della messa della IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo

Geremia 1,4-10.17-19 (1,4-5.17-19)

Nei giorni di Giosia, 4 mi fu rivolta questa parola del Signore:
5 «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
[6 Risposi: «Ahimè, Signore Dio!
Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».
7 Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
8 Non aver paura di fronte a loro,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
9 Il Signore stese la mano
e mi toccò la bocca,
e il Signore mi disse:
«Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
10 Vedi, oggi ti do autorità
sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».]
17 Tu, dunque, stringi la veste ai fianchi,
àlzati e di’ loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti di fronte a loro,
altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro.
18 Ed ecco, oggi io faccio di te
come una città fortificata,
una colonna di ferro
e un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
19 Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti».
Oracolo del Signore.

Salmo 70(71)

PER TUTTA LA VITA IO LODERO’ IL SIGNOR,
CON LE LABBRA LA SUA LODE SEMPRE CANTERO’

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami. RIT.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei! RIT

Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno. RIT.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie. RIT.

1Corinzi 12,31-13,13

Fratelli, 31 desiderate intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime.
1 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.
2 E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.
3 E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe.
4 La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, 5 non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, 6 non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. 7 Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
8 La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. 9 Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. 10 Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. 11 Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
12 Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. 13 Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!

Luca 4,21-30

In quel tempo, 21 Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
22 Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». 23 Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». 24 Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. 25 Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26 ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. 27 C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
28 All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29 Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)

 

CONVOCAZIONE
284 Il Signor ti benedica (Nm 6,24)

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RIT. Il Signor ti benedica
custodisca te
a te riveli il suo volto
di misericordia
gli occhi suoi rivolga a te
ti doni pace
Dio ti benedica
custodisca te
Benedica benedica
il Signor ti benedica
custodisca te
Benedica benedica
il Signor ti benedica
custodisca te

 

INIZIALE
12 QUESTI È IL FIGLIO MIO DILETTO (Sal 2)

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Rit. Questi è il figlio mio diletto
mi sono compiaciuto in lui
questi è il figlio mio diletto ascoltatelo

4 io proclamo ed annunzio
il decreto del Signor
mi ha detto tu sei mio figlio
io oggi ti generai

5 chiedi a me e in potere
genti e popoli ti darò
con lo scettro tuo di ferro
come vasi li spezzerai

6 ricevete correzione
voi giudici voi re
con timore Dio servite
esultate con tremor

7 che il Signore non si sdegni
e non perdiate mai la via
improvvisa la sua ira
è beato chi spera in lui

8 gloria al Padre gloria al Figlio
allo Spirito Consolator
come era nel principio
ora e sempre gloria a Dio

 

OFFERTORIO
162 SE PARLASSI LE LINGUE (1 Cor 13)

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1 Se parlassi le lingue
degli uomini e degli angeli
ma l’amore non ho
sono un bronzo echeggiante un cembalo sonoro

2 se avessi la profezia
conoscessi i misteri tutti e tutta la scienza
ma l’amore non ho io sono un niente

3 distribuissi i miei beni
il mio corpo dessi a bruciare
travolgente fosse la mia fede
ma l’amore non ho niente mi giova

4 l’amore è paziente benigno è l’amore
non invidia non si vanta l’amore non si gonfia
tutto scusa tutto crede tutto spera tutto sopporta
non va in cerca del suo non si adira l’amore
non pensa male l’amore ma gode della verità

5 l’amore mai tramonterà le profezie passeranno
le lingue taceranno la scienza finirà

6 ora rimane fede speranza ed amore
tutte e tre ma di queste
più grande è l’amore
più grande è l’amore

COMUNIONE
98 COME LA PIOGGIA E LA NEVE (Is 55)

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Rit. Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra
la mia parola non torna a me
senza far ciò che desidero
e compier ciò per cui io l’ho mandata
la mia parola dice il Signor

1 Voi tutti che avete se-te venite all’acqua di Dio
chi non ha denaro ugualmente verrà
vino e latte potrete mangiar
perché denaro spende-te per quello che pane non è
per ciò che non vi potrà certo saziar
ascoltate ascoltate me

2 presta ascolto a me cose buone allor mangerai
e ricche vivande da me gusterai
porgerete l’orecchio a Dio
venite tutti a me se ascolti la vita avrai
io stabilirò un’alleanza per voi
ed un patto eterno farò

3 la mia promessa fede-le a Davide io manterrò
tra i popoli-il mio testimone è lui
sulle genti sovrano sarà
ecco tu chiamerai ge-nti ancora straniere per te
chi non ti conosce a te correrà
chi ti onora è il Dio d’Israel

4 cercate ora il Signor mentre egli si lascia trovar
e mentre è vicino invocate il Signore
lasciate la malvagità
l’uomo iniquo abbandoni i pensieri e le sue vie
ritorni a Dio che pietà avrà di lui
e il Signore lo perdonerà

5 i miei pensieri non son come i vostri pensieri
e le vostre vie non son le mie vie
così dice il Signore Iddio
quanto è più alto il cie-lo e sovrasta la terra lassù
così le mie vie sono sopra le vostre
son alti i pensieri di Dio

6 voi partirete con gio-ia condotti in pace da Dio
i monti gioiscono
gli alberi batton le mani davanti a voi
non ci saranno più spi-ne ma mirti e cipressi in fior
a gloria di Dio tutto questo sarà
segno eterno che non passerà

 

FINALE

Si ripete il canto 284
(vedi convocazione)