V Domenica di Quaresima (Anno C).
N.B: – Il lezionario ufficiale, in alternativa alle letture dell’anno C, prevede la possibilità di seguire le letture della V domenica di Quaresima dell’anno A. In tale caso v. il post della V domenica, anno A, dell’anno 2020.
Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Is 43,16-21 Sal 125 Fil 3,8-14 Gv 8,1-11
– Scarica il file PDF con testi in formato poliglotta. (V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”).
– Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).
Di seguito i testi liturgici della messa della V Domenica di Quaresima (Anno C)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo
Isaia 43,16-21
16 Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti,
17 che fece uscire carri e cavalli,
esercito ed eroi a un tempo;
essi giacciono morti, mai più si rialzeranno,
si spensero come un lucignolo, sono estinti:
18 «Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
19 Ecco, io faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
20 Mi glorificheranno le bestie selvatiche,
sciacalli e struzzi,
perché avrò fornito acqua al deserto,
fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
21 Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi».
Salmo 125(126)
IL SIGNORE FECE IN ME MERAVIGLIE, SANTO E’ IL SUO NOME
1 Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
2a Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.RIT
2b Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
3 Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia. RIT
4 Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
5 Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia. RIT
6 Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni. RIT.
Filippesi 3,8-14
Fratelli, 8 ritengo che tutto sia una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore. Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo 9 ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: 10 perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, 11 nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
12 Non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. 13 Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, 14 corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.
Giovanni 8,1-11
In quel tempo, 1 Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2 Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4 gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5 Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6 Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7 Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8 E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9 Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10 Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11 Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.
CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)
CONVOCAZIONE
270 GESU’ RICORDATI DI ME (Lc 23)
Gesù ricordati di me
quando nel tuo regno entrerai
io ti dico nella verità
che oggi in paradiso tu con me sarai
1) il calice mio che io berrò
il calice mio berrete anche voi
e pure il battesimo che io avrò
voi riceverete ha detto il Signor
sedere con me alla destra mia
sarà per coloro cui Dio preparò
concedere questo non spetta a me
sarà per coloro cui Dio preparò
2) venivan condotti insieme a Gesù
i due malfattori insieme al Signor
a destra e sinistra li posero
ed egli in croce in mezzo a lor
pregava e diceva il Signore Gesù
perdona o Padre perdona perché
non sanno e ignorano quello che fan
perdona o Padre perdonali
3) diceva un ladro rivolto a lui
tu salva te stesso e salva anche noi
non sei tu il Cristo non sei tu
or salva te stesso e noi con te
ma l’altro diceva non temi Iddio
nella stessa pena ti trovi anche tu
per noi malfattori è giusto patir
invece il male non fece costui
4) tu hai preservato la vita mia
da morte e rovina Signore Iddio
perché i peccati e le colpe mie
dietro le tue spalle gettasti Signor
poiché non ti lodano gl’inferi
la morte non canterà inni a te
e quanti discendono allo Sceol
non sperano Dio nella tua fedeltà
5) ti renderà grazie il vivente Signor
così come oggi io faccio con te
il padre ai figli conoscer farà
il tuo amore la tua fedeltà
di darmi aiuto Iddio si degnò
per questo con cetre io ti canterò
per tutti i giorni della vita mia
a te canteremo nel tempio di Dio
INIZIALE
29 CANTERÒ AL MIO RE (Sal 44)
Rit. Canterò al mio re (al Signor)
al Signore canterò
al più bello al mio Gesù (Gesù)
all’amato del mio cuor
1 All’amato al mio Signor un poema canterò
la mia lingua scriverà per lui la canzone dell’amor (canterò)
2 il più bello sei tu bello tra gli uomini
sulle labbra tue amato mio c’è la grazia del tuo Dio (canterò)
3 come spada al fianco tuo la parola del Signor
in mitezza e verità Gesù in splendore e maestà (canterò)
4 la tua destra si esaltò mostrerà prodigi ancor
le tue frecce colpiranno al cuor i nemici del Signor (canterò)
5 il tuo Dio ti consacrò tra i compagni eguali tuoi
con il santo olio unse te in letizia ti esaltò (canterò)
6 figlia ascolta il tuo re scorderai la casa i tuoi
e dimentica il tuo popolo la tua gente figlia mia (canterò)
7 piacerà al re Signor figlia la bellezza tua
egli è il tuo Signore figlia mia ora prostrati a lui (canterò)
OFFERTORIO
115 MA ECCO IO L’ATTIRERÒ (Os 2)
1 Ma ecco io l’attirerò la condurrò nella solitudine
ove parlerò al suo cuore poi le restituirò le vigne
e le trasformerò la valle in viva speranza
2 e per loro io farò con gli uccelli un’alleanza
e coi rettili un patto
ordinerò che sparisca l’arco la spada la guerra
li farò riposare senza odio ed alcun male nella pace
così mia sposa ti farò in eterno ti fidanzerò
nella giustizia ti fidanzerò nel diritto e nell’affetto
e nell’amore ti fidanzerò nella mia fedeltà
e conoscerai così il Signore, dice il Signore
3 ma ecco io l’attirerò la condurrò nella solitudine
COMUNIONE
269 SIGNORE DIO TU MI HAI SEDOTTO (Ger 20 – Sal 44)
Signore Dio tu mi hai sedotto
io non ti resisterò
in me o Dio tu sei stato forte
hai prevalso nel mio cuor
1) si effonde da me
e sgorga dal mio cuor
la parola buona
io canto al Re
la mia poesia
è veloce in me la lingua mia
2) più bello tu sei
di tutti gl’ uomini
sulle labbra tue Signor
la grazia fiorì
per questo Iddio
in eterno benedisse te
3) la spada Signor
al fianco cingerai
in splendore e maestà
nella gloria tua
avanzi Signor
come un prode tu trionferai
4) come un prode
cavalcherai Signor
in mitezza e verità
la tua destra
prodigi farà
i nemici al cuore colpirai
5) giustizia Signor
tu hai amato
e odiasti iniquità
per questo Iddio
ti consacrò
e con olio in gioia unse te
6) le tue vesti
profumano Signor
cassia mirra ed aloe
ti rallegrerà
nei palazzi tuoi
suono di strumenti a corda
7) o figlia mia
porgi l’orecchio
figlia ascolta e guarda
dimenticherai
il popolo tuo
e la casa di tuo padre
8) a Lui piacerà
la tua bellezza
piacerà al tuo Re
è il tuo Signor
a lui figlia mia
in adorazione pròstrati
9) la figlia del Re
è piena di splendor
il suo volto ammirano
e la veste sua
intessuta è
di preziose gemme e d’oro
10) compagne a lei
sono le vergini
in letizia e gioia
ingresso faran
insieme a lei
nel palazzo del sovrano
11) ai tuoi padri
succederanno
figlia i discendenti tuoi
e il nome di Dio
farò ricordar
per i secoli dei secoli
FINALE
161 CHI CI SEPARERÀ (Rm 8)
Rit. Chi ci separerà chi ci separerà dall’amore di Dio
chi ci separerà chi ci separerà dall’amore di Dio
1 Forse Cristo Gesù
lui che morì di più
lui che resuscitò
lui che alla destra di Dio
intercede per noi
2 la tribolazione
l’angoscia la persecuzione
la fame la nudità
ma in tutto questo vinciamo in colui che ci amò
3 e sicuri siamo
che né la morte né la vita
né il presente né il futuro
né l’altezza né la profondità
né altra creatura alcuna
ci potrà separare da Dio
ci potrà separar ci potrà separar
dall’amore di Dio
manifestato in Cristo Gesù