XXV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Is 55,6-9 Sal 144 Fil 1,20-24.27 Mt 20,1-16.
– Scarica il file PDF con testi in formato poliglotta della XXV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
(V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”).
– Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).
Di seguito i testi liturgici della XXV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo
Isaia 55,6-9
6 Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
7 L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
8 Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
9 Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Salmo 144(145)
CANTERO’ PER SEMPRE L’AMORE DEL SIGNORE
2 Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
3 Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza. RIT.
8 Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
9 Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature. RIT
17 Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
18 Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità. RIT.
Filippesi 1,20c-27a (1,20-24.27)
Fratelli, 20a Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.
21 Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. 22 Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. 23 Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; 24 ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo.
[25 Persuaso di questo, so che rimarrò e continuerò a rimanere in mezzo a tutti voi per il progresso e la gioia della vostra fede, 26 affinché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo Gesù, con il mio ritorno fra voi.]
27a Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo.
Matteo 20,1-16
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
1 Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2 Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. 3 Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, 4 e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. 5 Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. 6 Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. 7 Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
8 Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. 9 Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10 Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. 11 Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone 12 dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
13 Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? 14 Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: 15 non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. 16 Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.
CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(L’AUDIO DEI CANTI UTILIZZATI NELLA LITURGIA È REPERIBILE CLICCANDO QUI)
CONVOCAZIONE
237 GLORIA A TE, GLORIA A TE SIGNOR
Rit. Gloria a Te, gloria a Te,
gloria a Te, gloria a Te Signor (2V)
Salmo 62
1) All’aurora cerco te Signor
Sei tu il mio Dio
Ho sete di te
A te anela la mia carne o Dio
In una terra arida
Te cercai nel tempio per veder
La gloria tua
La potenza
Più della vita è la tua grazia Dio
La bocca mia ti loderà
2) Finché vivo ti benedirò
Le mani alzerò
Nel tuo nome
Ed alla mensa tua mi sazierò
Ti loderò con gioia Dio
Sul mio letto ti ricordo
E penso a te
Nelle veglie
Perché sei stato il mio aiuto
La mia difesa Dio sei tu
3) La mia anima si stringe a te
E la destra tua
Mi sostiene
Ma chi attenta alla vita mia
Nel più profondo scenderà
gioirà il re nel suo Dio
E si glorierà
Chi giura per lui
Ma quanti dicono menzogne
Avran chiusa la bocca
4) Gloria al Padre onnipotente
Al Figlio Signor
Allo Spirito
Così com’era nel principio
Per sempre in eterno
Rit. Gloria a Te, gloria a Te,
gloria a Te, gloria a Te Signor (2V)
INIZIALE
98 COME LA PIOGGIA E LA NEVE (Is 55)
Rit. Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra
la mia parola non torna a me
senza far ciò che desidero
e compier ciò per cui io l’ho mandata
la mia parola dice il Signor
4 cercate ora il Signor mentre egli si lascia trovar
e mentre è vicino invocate il Signore
lasciate la malvagità
l’uomo iniquo abbandoni i pensieri e le sue vie
ritorni a Dio che pietà avrà di lui
e il Signore lo perdonerà
5 i miei pensieri non son come i vostri pensieri
e le vostre vie non son le mie vie
così dice il Signore Iddio
quanto è più alto il cie-lo e sovrasta la terra lassù
così le mie vie sono sopra le vostre
son alti i pensieri di Dio
6 voi partirete con gio-ia condotti in pace da Dio
i monti gioiscono
gli alberi batton le mani davanti a voi
non ci saranno più spi-ne ma mirti e cipressi in fior
a gloria di Dio tutto questo sarà
segno eterno che non passerà
OFFERTORIO
268 AMO IL SIGNORE (Sal 114)
1) amo il Signore perchè ascolta
il grido della mia preghiera
egli tese a me il suo orecchio
e mi ascoltò quando lo invocai
egli tese….
2) lacci di morte mi erano intorno
grande angoscia opprimeva il mio cuor
ho invocato il Nome del Signor
io ti prego mio Dio salvami
ho invocato….
3) buono e giusto è il Signore
il nostro Dio è misericordioso
il Signore protegge gl’umili
nella mia miseria egli mi salvò
il Signore……
4) anima mia torna alla pace
perchè ti ha beneficato il Signor
dalla morte mi ha strappato
dalle lacrime salvò gli occhi miei
dalla morte……
5) ha custodito il mio piede
dalla caduta mi ha salvato il Signor
io camminerò davanti a Dio
sulla terra dei viventi
io camminerò……
COMUNIONE
275 IO SONO LA VERA VITE
Io sono la vera vite (Gv 15 – Mt 20)
e voi siete i tralci
chi in me rimane porta molto frutto
rimanete in me ed io in voi
1) assomiglia il regno dei cieli
a un padrone che all’alba è uscito
a cercare dei lavoratori per la vigna sua
e per un denaro al giorno si accordò
alle nove del mattino ne trovò
che disoccupati eran nella piazza
anche voi andate a lavorare nella vigna mia
io darò quello che è giusto anche a voi
2) uscì ancor a mezzogiorno ed alle tre
e invitò pure degli altri a lavorare
alle cinque ad altri ancora disse perchè inoperosi
tutto il giorno state senza lavorar
gli risposero allora gl’ uomini
mai nessuno ci ha presi a giornata
egli disse anche voi andate nella vigna mia
lavorate nella vigna pure voi
3) alla sera egli disse al fattor
il salario paga ora agli operai
dagli ultimi inizia ed i primi seguiranno
a ciascuno un denaro tu darai
quelli di una sola ora vengono
e ricevono ciascuno un denaro
alla fine giunsero anche quelli della prima ora
e un denaro essi pure ebbero
4) ritenendo di ricevere di più
mormoravan quelli della prima ora
a uno disse il padrone: amico non ti faccio torto
un denaro ti accordasti insieme a me
se io voglio dare a tutti come a te
posso far quello che voglio dei miei beni
forse l’occhio tuo invidia perchè io sono buono
quando gli ultimi io rendo primi
FINALE
Canto 284 Il Signor ti benedica (Nm 6,24)
Il Signor ti benedica custodisca te
a te riveli il suo volto di misericordia
gli occhi suoi rivolga a te
ti doni pace
Dio ti benedica custodisca te
Benedica benedica
il Signor ti benedica custodisca te
Benedica benedica
il Signor ti benedica custodisca te
1) benedirete i miei figli così
ti benedica Iddio il Signore
ti custodisca e ti faccia grazia
volga il suo volto sopra di te
2) è benedetto chi teme il Signore
nei giorni tuoi tu possa vedere
Gerusalemme piena di bene
tu veda i figli dei figli tuoi
3) non si addormenta il tuo custode
non si addormenta non prende sonno
da ogni male ti guarderà
il tuo Signore veglia su te