II Domenica del Tempo Ordinario (Anno C).

Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Is 62,1-5 Sal 95 1Cor 12,4-11 Gv 2,1-11

– Scarica il file PDF con testi in formato poliglotta(V. anche la pagina “Archivio dei foglietti delle letture poliglotte”).
 Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della messa della II Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo

Isaia 62,1-5

1 Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
finché non sorga come aurora la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
2 Allora le genti vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca del Signore indicherà.
3 Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
4 Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,
perché il Signore troverà in te la sua delizia
e la tua terra avrà uno sposo.
5 Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposeranno i tuoi figli;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.

Salmo 95(96)

LODA IL SIGNORE O GERUSALEMME
LODA IL SIGNORE IL TUO DIO O SION

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.RIT

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome. RIT.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine. RIT.

1Corinzi 12,4-11

Fratelli, 4 vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5 vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; 6 vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
7 A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: 8 a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; 9 a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; 10 a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue.
11 Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Giovanni 2,1-12 (2,1-11)

1 In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». 4 E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5 Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
6 Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7 E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. 8 Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. 9 Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo 10 e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
11 Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
[12 Dopo questo fatto scese a Cafàrnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni.]

N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA
(cliccare su “video” per il link audio)

 

CONVOCAZIONE
82 ECCO LE NOZZE DELL’AGNELLO (Ct 2)

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1 Ecco le nozze dell’agnello
beati gli invitati al banchetto di nozze
come un melo tra gli alberi del bosco
tale è l’amato mio tra i giovani
io desidero sedermi alla sua ombra
ed il suo frutto è dolce al mio palato (2 v.)

2 egli ristora l’anima mia
prepara a me una mensa di fronte ai miei nemici
mi ha condotto alla casa del vino
il suo vessillo su di me è amore
la sua sinistra è sotto il mio capo
con la sua destra egli mi abbraccia (2 v.)

3 tu sei il più bello tra i figli dell’uomo
sulle tue labbra è diffusa la grazia
tutta bella tu sei amica mia
splendida come Gerusalemme
mettimi come sigillo sul tuo cuore
come sigillo sopra il tuo braccio (2 v.)

4 nel mezzo della notte s’ode un grido
ecco lo sposo andategli incontro
io dormo ma il mio cuore veglia
sento l’amato mio che bussa
venga l’amato mio nel suo giardino
venga a cogliere i suoi frutti (2 v.)

5 lo Spirito e la sposa dicono vieni
dica chi ascolta vieni Signore
come colei che ha trovato pace
sono davanti agli occhi suoi
fuggi sui monti amato mio
fuggi sui monti degli aromi (2 v.)

INIZIALE
29 CANTERÒ AL MIO RE (Sal 44)

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Rit. Canterò al mio re (al Signor)
al Signore canterò
al più bello al mio Gesù (Gesù)
all’amato del mio cuor

1 All’amato al mio Signor un poema canterò
la mia lingua scriverà per lui la canzone dell’amor (canterò)

2 il più bello sei tu bello tra gli uomini
sulle labbra tue amato mio c’è la grazia del tuo Dio (canterò)

3 come spada al fianco tuo la parola del Signor
in mitezza e verità Gesù in splendore e maestà (canterò)

4 la tua destra si esaltò mostrerà prodigi ancor
le tue frecce colpiranno al cuor i nemici del Signor (canterò)

5 il tuo Dio ti consacrò tra i compagni eguali tuoi
con il santo olio unse te in letizia ti esaltò (canterò)

6 figlia ascolta il tuo re scorderai la casa i tuoi
e dimentica il tuo popolo la tua gente figlia mia (canterò)

7 piacerà al re Signor figlia la bellezza tua
egli è il tuo Signore figlia mia ora prostrati a lui (canterò)

OFFERTORIO
162 SE PARLASSI LE LINGUE (1 Cor 13)

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1 Se parlassi le lingue
degli uomini e degli angeli
ma l’amore non ho
sono un bronzo echeggiante un cembalo sonoro

2 se avessi la profezia
conoscessi i misteri tutti e tutta la scienza
ma l’amore non ho io sono un niente

3 distribuissi i miei beni
il mio corpo dessi a bruciare
travolgente fosse la mia fede
ma l’amore non ho niente mi giova

4 l’amore è paziente benigno è l’amore
non invidia non si vanta l’amore non si gonfia
tutto scusa tutto crede tutto spera tutto sopporta
non va in cerca del suo non si adira l’amore
non pensa male l’amore ma gode della verità

5 l’amore mai tramonterà le profezie passeranno
le lingue taceranno la scienza finirà

6 ora rimane fede speranza ed amore
tutte e tre ma di queste
più grande è l’amore
più grande è l’amore

COMUNIONE
83 VIENI DAL LIBANO MIA SPOSA (Ct 4)

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1 Vieni dal Libano mia sposa
vieni dal Libano vieni
avrai per corona le vette dei monti
le alte cime dell’Ermon
tu mi hai ferito ferito il cuore
o sorella mia sposa
vieni dal Libano mia sposa
vieni dal Libano vieni

Rit. Cercai l’amore dell’anima mia
lo cercai senza trovarlo
trovai l’amore dell’anima mia
l’ho abbracciato e non lo lascerò mai

2 alzati in fretta mia diletta
vieni colomba vieni
l’inverno ormai è già passato
la pioggia se n’è andata
i fiori sono apparsi sulla terra
le vigne dan profumo
alzati in fretta mia diletta
vieni colomba vieni

3 io appartengo al mio diletto
ed egli è tutto per me
vieni usciamo alla campagna
dimoriamo nei villaggi
andremo all’alba nelle vigne
vi raccoglieremo i frutti
io appartengo al mio diletto
ed egli è tutto per me

4 come sigillo sul tuo cuore
come sigillo sul tuo braccio
che l’amore è forte come la morte
e l’acque non lo spegneranno
dare per esso tutti i beni della casa
sarebbe disprezzarlo
come sigillo sul tuo cuore
come sigillo sul tuo braccio

FINALE
236 IO GIOISCO PIENAMENTE NEL SIGNORE (Is 62)

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Rit. (tutti)
Nessuno ti chiamerà più
“Abbandonata”
Né la tua terra sarà più detta
“Devastata”,
ma tu sarai chiamata
“Mio compiacimento”
e la tua terra “Sposata”,
perché di te si compiacerà
il Signore
e la tua terra avrà uno sposo.