Solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo (Anno A)

Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Dt 8,2-3.14-16 Sal 147 1Cor 10,16-17 Gv 6,51-58.

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 Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo (Anno A)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo

Deuteronomio 8,2-16 (8,2-3.14-16)

Mosè parlò al popolo dicendo:
2 «Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi.
3 Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.
[4 Il tuo mantello non ti si è logorato addosso e il tuo piede non si è gonfiato durante questi quarant’anni. 5 Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge il figlio, così il Signore, tuo Dio, corregge te.
6 Osserva i comandi del Signore, tuo Dio, camminando nelle sue vie e temendolo, 7 perché il Signore, tuo Dio, sta per farti entrare in una buona terra: terra di torrenti, di fonti e di acque sotterranee, che scaturiscono nella pianura e sulla montagna; 8 terra di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; terra di ulivi, di olio e di miele; 9 terra dove non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nulla; terra dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame. 10 Mangerai, sarai sazio e benedirai il Signore, tuo Dio, a causa della buona terra che ti avrà dato.
11 Guàrdati bene dal dimenticare il Signore, tuo Dio, così da non osservare i suoi comandi, le sue norme e le sue leggi che oggi io ti prescrivo. 12 Quando avrai mangiato e ti sarai saziato, quando avrai costruito belle case e vi avrai abitato, 13 quando avrai visto il tuo bestiame grosso e minuto moltiplicarsi, accrescersi il tuo argento e il tuo oro e abbondare ogni tua cosa,] 14 il tuo cuore non si inorgoglisca in modo da dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; 15 che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz’acqua; che ha fatto sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima; 16 che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri, [per umiliarti e per provarti, per farti felice nel tuo avvenire»].

Salmo 147(148)

LODA IL SIGNORE O GERUSALEMME,  LODA IL SIGNORE IL TUO DIO O SION

(147,1) Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
(147,2) perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. RIT.

(147,3) Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
(147,4) Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce. RIT.

(147,8) Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
(147,9) Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. RIT.

1Corinzi 10,16-17

Fratelli, 16 il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
17 Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.

Giovanni 6,51-58

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
51 «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
52 Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
53 Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA

(L’AUDIO DEI CANTI UTILIZZATI NELLA LITURGIA È REPERIBILE CLICCANDO QUI)

 

CONVOCAZIONE
275 IO SONO LA VERA VITE

Io sono la vera vite (Gv 15 – Mt 20)
e voi siete i tralci
chi in me rimane porta molto frutto
rimanete in me ed io in voi

1) assomiglia il regno dei cieli
a un padrone che all’alba è uscito
a cercare dei lavoratori per la vigna sua
e per un denaro al giorno si accordò
alle nove del mattino ne trovò
che disoccupati eran nella piazza
anche voi andate a lavorare nella vigna mia
io darò quello che è giusto anche a voi

2) uscì ancor a mezzogiorno ed alle tre
e invitò pure degli altri a lavorare
alle cinque ad altri ancora disse perchè inoperosi
tutto il giorno state senza lavorar
gli risposero allora gl’ uomini
mai nessuno ci ha presi a giornata
egli disse anche voi andate nella vigna mia
lavorate nella vigna pure voi

3) alla sera egli disse al fattor
il salario paga ora agli operai
dagli ultimi inizia ed i primi seguiranno
a ciascuno un denaro tu darai
quelli di una sola ora vengono
e ricevono ciascuno un denaro
alla fine giunsero anche quelli della prima ora
e un denaro essi pure ebbero

4) ritenendo di ricevere di più
mormoravan quelli della prima ora
a uno disse il padrone: amico non ti faccio torto
un denaro ti accordasti insieme a me
se io voglio dare a tutti come a te
posso far quello che voglio dei miei beni
forse l’occhio tuo invidia perchè io sono buono
quando gli ultimi io rendo primi

INIZIALE
28 VERRÒ ALL’ALTARE (Sal 42)

Rit. Verrò all’altare l’altare del Signor (Signore)
al Dio della gioia a Dio canterò (verrò)
Verrò all’altare l’altare del Signor (Signore)
al Dio della gioia a Dio canterò

1 Manda la tua luce o Dio la tua verità
siano esse a guidarmi fino a te Signor (verrò)

2 giungerò al tuo monte santo Dio Dio mio
con la cetra o Signore a te canterò (verrò)

3 Dio della mia difesa tu mi accoglierai
sono oppresso dal nemico mi libererai (verrò)

4 spera in Dio potrò lodarlo sì lo loderò
lui salvezza del mio volto lui il mio Dio (verrò)

5 perché triste è la mia vita e l’anima mia
perché anima sei triste perché gemi in me (verrò)

6 come cerva a fonti d’acqua è l’anima mia
così l’anima anela o Signore a te (verrò)

7 le mie lacrime ogni giorno sono il pane mio
dicono dov’è il tuo Dio il tuo Dio dov’è (verrò)

8 di te ho sete Dio vivente ho sete di te
quando mai potrò vedere il volto di Dio (verrò)

9 all’altare del Signore a te Dio verrò
al Signore della gioia che mi rallegrò (verrò)

OFFERTORIO
145 SIGNORE DA CHI ANDREMO (Gv 6)

Rit. Signore da chi andremo
tu solo hai parole di vita
e noi abbiam creduto
che il figlio di Dio sei tu

1 Io sono il pane di vita
chi viene a me non ha più fame
e chi viene a me non ha più sete
così ha detto Gesù

2 non cercate il cibo che perisce
ma il cibo che dura per la vita
quello stesso che il Figlio vi darà
che il Padre vi ha mandato

3 non Mosé vi ha dato pane vero
è il mio Padre che dà il vero pane
poiché il pane di Dio vien dal cielo
e dà la vita al mondo

4 io sono dal cielo disceso
non per fare la mia volontà
ma per fare la volontà del Padre
che è dare la vita al mondo

5 io sono il pane del cielo
chi ne mangia avrà la vita eterna
perché il pane che do è la mia carne
che è la vita del mondo

6 chi si accosta al banchetto del mio corpo
dimora in me ed io in lui
e in lui sarà la vita eterna
e lo risusciterò

COMUNIONE
274 GLORIA E LODE A TE

Gloria e lode a Te Signor
gloria e lode a Te
Grazie Signore
per i tuoi doni
per la Parola
per il tuo pane
per il tuo vino
per i fratelli
rendiamo grazie a Te Signore
rendiamo grazie a Te Signore
gloria e lode a Te Signor
gloria e lode a Te

1) A me dinanzi prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici
cospargi d’olio il mio capo
il mio calice è traboccante 2v RIT

2) La Sapienza erige la casa
prepara il vino dispone la mensa
manda le ancelle a proclamare
accorra qui chi è inesperto 2v RIT

3) presto venite mangiate il mio pane
bevete il vino che ho preparato
abbandonate ogni stoltezza
in dono avrete la vita eterna 2v RIT

4) Qui lo stanco riceve forza
e va a giornata per questo pane
il povero sorge dalla miseria
più non faticano gl’affamati 2v RIT

5) su questo monte per le nazioni
prepara Dio grande banchetto
pieno di cibi ricco di vini
la morte distruggerà per sempre 2v RIT

6) voi assetati venite all’acqua
acquistate senza denaro
vino e latte porgete orecchio
e cose buone voi gusterete 2v RIT

FINALE
60 COME È BELLO COME DÀ GIOIA (Sal 132)

(con controcanto uomini – donne)
Rit. Come è bello come dà gioia
che i fratelli stiano insieme

1 È come unguento che dal capo discende
giù sulla barba di Aronne (2 v. uomini – donne)

2 è come unguento che dal capo discende
giù sugli orli del manto (2 v. uomini – donne)

3 come rugiada che dall’Ermon discende
giù sui monti di Sion (2 v. uomini – donne)

4 ci benedice il Signore dall’alto
la vita ci dona in eterno (2 v. uomini – donne)