XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)

Le letture secondo il lezionario festivo ufficiale sono:
Is 55,10-11 Sal 64 Rm 8,18-23 Mt 13,1-23.

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 Ascolta le letture in formato mp3 (dal sito www.proclamarelaparola.it a cura di Sandro Merendi).

Di seguito i testi liturgici della XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
N.B: le parti comprese tra parentesi quadre non fanno parte dei testi “ufficiali” del lezionario festivo

Isaia 55,10-11

Così dice il Signore:
10 «Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
11 così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».

Salmo 64(65)

O SIGNORE NOSTRO DIO COM’E’ GRANDE IL TUO NOME SU TUTTA LA TERRA

10 Tu visiti la terra e la disseti,
la ricolmi di ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu prepari il frumento per gli uomini. RIT.

Così prepari la terra:
11 ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli. RIT.

12 Coroni l’anno con i tuoi benefici,
i tuoi solchi stillano abbondanza.
13 Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza. RIT.

14 I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di messi:
gridano e cantano di gioia! RIT.

Romani 8,18-23

Fratelli, 18 ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. 19 L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. 20 La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza 21 che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio.
22 Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. 23 Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.

Matteo 13,1-23

1 Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2 Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3 Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5 Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6 ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7 Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8 Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9 Chi ha orecchi, ascolti».
10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 11 Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 14 Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
15 Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!
16 Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. 17 In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!
18 Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19 Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20 Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, 21 ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. 22 Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. 23 Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

N.B. Per i canti della liturgia domenicale di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.

CANTI PER LA LITURGIA DOMENICALE DELLA DOZZA

(L’AUDIO DEI CANTI UTILIZZATI NELLA LITURGIA È REPERIBILE CLICCANDO QUI)

 

CONVOCAZIONE
280 GEME LA CREAZIONE (Rm 8 – Qoelet)

Geme la creazione
schiava di vanità
soffre doglie di parto
per i figli di Dio
spera la redenzione
del nostro corpo

1) tutto è vanità
sotto questo sole
vanità
nulla c’è di nuovo sotto il sol
è tutto vanità
una stirpe va
una stirpe viene
sorge il sol
alla sera ancor tramonterà
è tutto vanità

2) l’acqua al mare va
e non è mai pieno
gira e va
torna indietro gira il vento
è tutto vanità
quel che fu sarà
nulla c’è di nuovo
si farà
ciò che già è stato fatto
è tutto vanità

3) utile non è
essere sapiente
se nel cuor
la sapienza aumenta il dolor
è tutto vanità
ho pensato allor
gusterò il piacere
ma trovai
che il riso è follia
è tutto vanità

4) il sapiente muor
morirà lo stolto
e di lor
la memoria più non resterà
è tutto vanità
dalla polvere
ogni uomo viene
polvere
tutto in polvere ritornerà
è tutto vanità

5) tra gli uomini
tutto è invidia
unica
è però la loro sorte
è tutto vanità
nudo l’uomo uscì
dal seno materno
nudo
alla terra ancor ritornerà
è tutto vanità

6) la tua gioventù
i capelli neri
giovane
sono solo un soffio che va
un soffio che va
il timor di Dio
tutto è per l’uomo
dono suo
è mangiare e bere figlio mio
è dono del Signor

INIZIALE
281 LA PAROLA TUA

La Parola tua Signore Dio è la mia vita, la verità
la Parola tua Signore Dio è la mia vita
gloria a Te, gloria a Te, gloria o Cristo a Te
gloria a Te, gloria a Te, gloria o Cristo a Te

Non togliere mai dalla mia bocca la parola vera,
perché confido nei tuoi giudizi.
Custodirò la tua legge per sempre,
nei secoli, in eterno
La mia sorte, ho detto, Signore,
è custodire le tue parole.
Con tutto il cuore ti ho supplicato,
fammi grazia secondo la tua promessa.

Prima di essere umiliato andavo errando,
ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene,
insegnami i tuoi decreti.
La tua parola, Signore,
è stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione;
hai fondato la terra ed essa è salda.

Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia,
sarei perito nella mia miseria.
Mai dimenticherò i tuoi precetti:
per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho cercato il tuo volere.

Quanto amo la tua legge, Signore;
tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici,
perché sempre mi accompagna.
Quanto sono dolci al mio palato le tue parole:
più del miele per la mia bocca.
Dai tuoi decreti ricevo intelligenza,
per questo odio ogni via di menzogna.

Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo,
di custodire i tuoi precetti di giustizia.
Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti,
sono essi la gioia del mio cuore.
Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti,

OFFERTORIO
130 NELLA TERRA IL SEME CRESCE (Mc 4)

1 Nella terra il seme cresce e germoglia
l’uomo dorma o vegli notte e giorno
così il regno il regno tuo Signore
spunta stelo e spiga matura il grano

2 cade sulla strada il seme del Signor
vengono gli uccelli e lo divorano
così il maligno deruba dal tuo cuore
ciò che è seminato la parola di Dio

3 cade sulla roccia il seme del Signor
spunta in fretta e cresce ma presto brucerà
così chi ascolta però non ha radice
la tribolazione lo scandalizzerà

4 cade tra le spine il seme del Signor
crebbero le spine e presto soffocò
così le angustie l’inganno del denaro
soffocano il seme e frutto non può dar

5 cade in terra buona il seme del Signor
frutta ora il cento o sessanta o trenta
così chi ascolta comprende la parola
e la custodisce con amore nel cuor

6 pure se il nemico semina zizzania
lasciate che cresca insieme al grano
alla mietitura bruciata resterà
Dio nel suo granaio il grano riporrà

7 è un piccolo seme il regno tuo Signor
è il più piccino tra tutti i semi
ma quando cresce è un albero frondoso
vengono gli uccelli tra i suoi rami

8 se il chicco di grano caduto in terra
se il chicco non muore rimane solo
se invece muore produce molto frutto
se invece muore produce frutto

COMUNIONE
98 COME LA PIOGGIA E LA NEVE (Is 55)

Rit. Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo
e non vi ritornano senza irrigare
e far germogliare la terra
la mia parola non torna a me
senza far ciò che desidero
e compier ciò per cui io l’ho mandata
la mia parola dice il Signor

1 Voi tutti che avete se-te venite all’acqua di Dio
chi non ha denaro ugualmente verrà
vino e latte potrete mangiar
perché denaro spende-te per quello che pane non è
per ciò che non vi potrà certo saziar
ascoltate ascoltate me

2 presta ascolto a me cose buone allor mangerai
e ricche vivande da me gusterai
porgerete l’orecchio a Dio
venite tutti a me se ascolti la vita avrai
io stabilirò un’alleanza per voi
ed un patto eterno farò

3 la mia promessa fede-le a Davide io manterrò
tra i popoli-il mio testimone è lui
sulle genti sovrano sarà
ecco tu chiamerai ge-nti ancora straniere per te
chi non ti conosce a te correrà
chi ti onora è il Dio d’Israel

4 cercate ora il Signor mentre egli si lascia trovar
e mentre è vicino invocate il Signore
lasciate la malvagità
l’uomo iniquo abbandoni i pensieri e le sue vie
ritorni a Dio che pietà avrà di lui
e il Signore lo perdonerà

5 i miei pensieri non son come i vostri pensieri
e le vostre vie non son le mie vie
così dice il Signore Iddio
quanto è più alto il cie-lo e sovrasta la terra lassù
così le mie vie sono sopra le vostre
son alti i pensieri di Dio

6 voi partirete con gio-ia condotti in pace da Dio
i monti gioiscono
gli alberi batton le mani davanti a voi
non ci saranno più spi-ne ma mirti e cipressi in fior
a gloria di Dio tutto questo sarà
segno eterno che non passerà

FINALE
16 NARRA IL CIELO (Sal 18)

1 (Solista) Il Signore Gesù Cristo è risorto dai morti (tutti) Alleluia
la parola del Vangelo corre ed è glorificata (tutti) Alleluia
(facoltativa, solo in tempo pasquale)
2 (Solista) Narra il cielo o Signore narra la gloria di Dio (tutti) Alleluia
e racconta il firmamento l’opera delle tue mani (tutti) Alleluia

Rit. (Solista) Sia gloria e lode
(tutti) Gloria al Signor
(Solista) Gloria e lode al Signore
(tutti) Gloria al Signor

3 S. Ogni giorno narra al giorno il messaggio del Vangelo (tutti) Alleluia
e la notte alla notte ne trasmette la notizia (tutti) Alleluia
4 S. Non è lingua non parole di cui non si oda il suono
ai confini della terra giunta è la loro voce

5 S. Esce il sole come sposo dalla camera nuziale
egli esulta come un prode che percorre la sua via
6 S. Da un estremo sorge il sole e percorre tutto il cielo
non v’è nulla di nascosto che non goda il suo calore

7 S. La parola del Signore è perfetta e dona gioia
luminosa e verace è la sua testimonianza
8 S. La tua legge rende saggio chi è semplice di cuore
sono giusti i tuoi precetti ed al cuore danno gioia

9 S. Luminosi i tuoi comandi danno luce agli occhi
dura sempre ed è puro il timore del Signore
10 S. I giudizi del Signore sono giusti e fedeli
più preziosi d’oro fino e più dolci son del miele

11 S. Il tuo servo è istruito dai giudizi tuoi Signore
per chiunque li osserva il profitto sarà grande
12 S. Dalle colpe che non vedo tu assolvimi Signore
dal peccato dell’orgoglio il tuo servo salverai

13 S. Sian graditi a te Signore i pensieri del mio cuore
tu Signore sei mia rupe tu il mio redentore