La mamma della Carla Marchi, moglie di Mario, diacono della Dozza, il 30 giugno 2018, è tornata al Padre. Domani, martedì 3 luglio, alle ore 10.30, nella chiesa della Dozza, il funerale.
Il ricordo dei suoi familiari
PIROMALLO MARIA GIOVANNA (Gianna) doveva compiere 90 anni.
Vedova da 33 anni, ha dedicato la sua vita alla famiglia, al lavoro assieme al fratello, ai figli Carla e Andrea e, soprattutto dopo la morte del marito, ai 4 nipoti, ai 5 pronipoti; e proprio nipoti e pronipoti sono stati per lei impegno, ma soprattutto grande consolazione: anche recentemente , ricordando le cose del passato (e quelle le ricordava bene) ripeteva i momenti belli trascorsi proprio con loro: le corse al parco con Davide, la Giulia piccola al mare con lei, e Simone…..
E’ venuta ad abitare qui alla Dozza nel 1993, vicino a noi, quando era già sola. Ed è stata bene alla Dozza: un po’ di conoscenze, la parrocchia, la lettura della Bibbia con Don Giuseppe. E poi il bel periodo della Scuolina. Quando Davide faceva le Medie alla Scuolina, avevamo messo insieme con le mamme che un giorno alla settimana si pranzasse a casa della nonna Gianna. Lei doveva preparare la pasta, il resto lo portavano le mamme. Naturalmente, oltre alla pasta, preparava anche altre cose, le mitiche cotolette, ecc..
E questo diciamo “impegno”, questi 8/10 ragazzi che arrivavano di corsa , con il loro fracasso, che tutte le volte la baciavano, la ringraziavano, è stata una cosa molto bella e importante per lei.
Gli ultimi 5 anni: iniziato con un paio di svenimenti proprio durante le messe, poi sempre più la non autosufficienza, fino all’allettamento completo da 2 anni a questa parte. Affrontate con molta serenità ( che a me sembrava quasi impossibile) le fatiche di un’agonia piuttosto lunga.
E’ stata a casa sua con l’affezionata Lidia fino al 4 giugno. Poi il ricovero e il passaggio alla Pace.
Il ricordo di don Giuseppe Scimè, parroco della Dozza
Carissimi fratelli, sorelle e amici tutti, questa notte, 30 giugno 2018, la mamma della nostra Carla Marchi è tornata alla Casa del Padre. Si chiama Maria Giovanna Piromallo ved. Giordani e da molti anni ha vissuto allettata. Nelle ultime settimane ha subito un peggioramento della sua precaria salute che l’ha necessariamente portata fuori di casa per essere meglio accudita. L’avevo visitata pochi mesi fa, non appena tornato tra voi come parroco.
Maria Giovanna, per tutti nonna Gianna, è stata per me una persona rara, praticamente unica. Per nove lunghi anni ci siamo incontrati regolarmente ogni martedì per leggere insieme la Sacra Scrittura. Pochissimi come lei è stata così fedele e partecipe, quasi unica della nostra parrocchia di Dozza Calamosco a partecipare intensamente ad un cammino impervio e lieto, illuminato e guidato dallo Spirito Santo. Gianna veniva con la sua bibbia rossa e sedeva con me e pochi altri intorno ad un tavolo del nostro salone per ascoltare. Silenziosa, pensosa, sempre mite e sorridente, col suo sguardo buono pazientava mentre io parlavo per ore.
Abbiamo letto moltissime pagine della Scrittura, anche le più astruse ed assenti dai lezionari, rallegrandoci della continuità dei nostri incontri che rispecchiava la continuità dei capitoli. Posso testimoniare di avere incontrato una parrocchiana che ha capito. Ha capito l’essenziale della vita cristiana, si è seduta ai piedi di Gesù per ascoltare la sua Parola e questo dono non le è stato tolto ma confermato in queste ore, in cui, nella sua passione, ha ricevuto l’aiuto definitivo da parte del Signore. Gesù l’ha presa per mano, come abbiamo letto nel Vangelo di Matteo in questi giorni. Quando, dopo tanti anni, ho ritrovato Gianna nella sua passione sono stato io a vedere e a capire che la passione per la Parola portava lì, alla passione di Gesù. Non avevo più parole da leggerle e da dirle, tutto è stato riassunto e ricapitolato sul suo letto di sofferenza.
Saluteremo la nostra carissima sorella Gianna martedì 3 luglio nella messa che celebreremo alle ore 10.30 nella Chiesa parrocchiale di S. Antonio da Padova a la Dozza. E ci affideremo alla sua intercessione perché anche in noi la Parola diventi la carne e la vita di Gesù.
Don Giuseppe
Carissimo don Giuseppe leggere questo tuo sermone per Nonna Gianna è stato per me un tuffo nel passato, gradevole, proprio per la Lectio che mi è sempre piaciuta anche se non sono stata un’assidua ascoltatrice per gravi motivi di salute.
È il ricordo più bello di un periodo sfortunato. Volevo solo dirti questo. Ciao, Paola