BOLOGNA – Nell’ambito della settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, si è tenuto sabato 21 gennaio 2023, l’incontro promosso dalla associazione Icona presso la parrocchia di sant’Antonio da Padova in via della Dozza 5/2, con la presentazione di G. Pellegrini delle principali icone mariane, e la riflessione dal titolo “Maria di Nazaret benedetta in mezzo a tutte e con tutte le donne” con la teologa Simona Segoloni Ruta.

Anche quest’anno, all’interno della ricca e significativa offerta diocesana della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, l’Associazione Icona e le Famiglie della Visitazione hanno organizzato un evento culturale con l’intento di condividere argomenti che intercettino il vissuto dei cristiani del nostro tempo, siano essi cattolici, ortodossi o riformati. Nel salone parrocchiale di S. Antonio da Padova a la Dozza abbiamo ascoltato e dialogato con Giancarlo Pellegrini e Simona Segoloni.

Il prof. Pellegrini (1957), maestro iconografo e presidente di Icona, ha presentato una suggestiva serie di icone mariane, commentandole analiticamente ed offrendo un vasto panorama storico che parte dalle prime icone della Madre di Dio rappresentate a Roma, passa in Oriente all’antica Costantinopoli denominata seconda Roma, si inoltra nella culla dell’ortodossia della Rus’ di Kiev e raggiunge infine Mosca, la terza Roma.

Illustrando i diversi modelli (Odighitria, Vladimira, Tenerezza, Compassione) e spiegando la bellezza cromatica delle icone si rimane incantati per quanto, durante il primo millennio della Chiesa unita, è riuscito a varcare i secoli e attraverso la preghiera liturgica della comunità cristiane – le icone sono un oggetto sacro per celebrare la liturgia – ha raggiunto anche noi all’inizio del terzo millennio. Per quanto il ritorno delle icone sia un fenomeno ancora circoscritto anche all’interno della chiesa cattolica del post concilio, si registra già il desiderio di studiare tecniche artistiche, di appropriarsi di competenze teologiche, di maturare nell’esperienza di fede personale ed ecclesiale.

La prof. Simona Segoloni (1973), sposata nonché madre di quattro figli, è docente di teologia sistematica presso l’Istituto teologico di Assisi e autrice di diverse pubblicazioni tra cui «Carne di donna. Raccontando Maria di Nazaret» (Milano 2021). Il suo appassionato intervento ha toccato molti argomenti attinenti soprattutto alla condizione della donna nella Chiesa e nella società odierna mediante il ricorso alla figura di Maria. Prendendo le mosse da Lumen Gentium essa è stata ricollocata nelle tre fondamentali dimensioni della sua umanità, del suo radicamento nella storia del popolo di Israele e della sua esemplarità di vita in relazione alla Chiesa.

L’Autrice ha presentato il suo libro come un tentativo di interpretare il vissuto di Maria a partire dai testi biblici per rilevare che ella è imitabile non in quanto irraggiungibile ma in quanto in relazione ad altre donne del suo tempo e della sua cultura, tra cui è stata subito riconosciuta come «beata» non per virtù straordinarie e neppure principalmente per avere partorito il Figlio di Dio ma per averlo accolto e concepito mediante la fede nelle parole trasmesse dall’arcangelo Gabriele. Maria diviene così erede della fede esemplare di tante altre donne dell’Antico Testamento come Anna, Giaele, Giuditta, Ester per citarne solo alcune. Maria è stata chiamata ad un cammino non facile ma ordinario, come ogni altra discepola invitata a lasciare tutto per seguire il Maestro fino alla croce.

La sua verginità dice soprattutto la grazia ricevuta da Dio più che uno sforzo solitario e ascetico sulla via della virtù. La sua maternità è meno un fatto biologico e più una dimensione spirituale, indicando la capacità generativa di ogni credente, donna o uomo, nella comunità fondata da Gesù. L’ampia partecipazione e la possibilità di porre molte domande a Pellegrini e Segoloni hanno trasmesso ai presenti la felice impressione di cammini convergenti che, anche provenienti da teologie e spiritualità differenti, possono aiutare a crescere nella direzione della comunione tra le chiese.

Don Giuseppe Scimè, parroco di S. Antonio di Padova a la Dozza

La registrazione dell’incontro, dal canale Youtube delle Famiglie della Visitazione:

La galleria fotografica a cura di Giacomo Fabiole.Icone e Maria di Nazaret