40 Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. 41 Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». 42 E in quel luogo molti credettero in lui.
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Il ver.40 riprende Giovanni 1,28 . In questo modo si definisce un inizio e un termine di tutta la prima parte del Vangelo, che nel seguito si orienterà ormai decisamente sulla Pasqua del Signore e sul mistero della sua morte e risurrezione. L’espressione “al di là del Giordano”(ver.40) ci porta alla memoria dell’ingresso del popolo nella Terra Promessa al termine del suo esodo dall’Egitto. Il luogo del battesimo come ingresso nella pienezza del dono di Dio.
E’ molto forte l’affermazione “..e qui rimase”, con un verbo che tende a dire una collocazione stabile, ferma, una collocazione certa. Con questo gesto Gesù sembra voler fissare il necessario “passaggio” per Giovanni per entrare in contatto con la sua Persona. Questo può essere in qualche modo confermato anche dalla tradizione che chiama questo luogo al di là del Giordano “luogo del passaggio”. Passare da Giovanni Battista a Gesù è il compimento dell’antico passaggio compiuto dal popolo dalla peregrinazione all’ingresso nella Terra promessa. Gesù dunque è questa “Terra Promessa”. Giovanni come amico dello Sposo deve diminuire perchè Egli cresca.
Soprattutto mi sembra molto importante l’affermazione : “Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero”(ver.41). Se si prende la persona di Giovanni come “segno” e culmine della parola che prepara e profetizza la venuta del Messia, la parola detta da Giovanni in questo luogo – “Ecco l’Agnello di Dio…” – sigilla e testimonia appunto la “verità” di tutta la Parola della Prima Alleanza e l’essenzialità del passaggio per essa per giungere al Figlio di Dio. Queste parole ci regalano dunque quel primato d’importanza che noi vogliamo ogni giorno riconoscere, scoprire e ammirare nelle Scritture custodite dalla fede e dalla storia dei nostri padri ebrei. E quindi la loro essenziale funzione di testimonianza e di rivelazione del Signore Gesù Cristo. E’ il grande segno, il “miracolo”, che ogni giorno ci fa cogliere la presenza di Gesù in tutte le Scritture.
Dio ti benedica E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.