Un piccolo "miracolo" pre-natalizio. O meglio, una piccola "parabola" e la sua facile spiegazione. I protagonisti sono gli scolari della nostra Scuola Media Paterna della Pace: molti titoli per una cosa piccolina! L’insegnante di musica è quasi un martire: il turbine degli allievi e la sua sconfinata pazienza lo stanno portando alla gloria dei cieli e all’eterna gratitudine della comunità cristiana. Ma il suo lavoro ha portato frutto. Ci chiede di ospitare in chiesa un breve Concerto di Natale, sostenuto da un valente coro di suoi amici e seguaci, con la partecipazione dei nostri piccoli.

Volentieri mi dispongo alla tipica cattura di una serata, in cui lo sforzo per non dormire è sostenuto dalle molte grane che mi porto nel cuore e sullo stomaco. Ma tutto improvvisamente prende in me un’attenzione imprevista e, in breve, appassionata. A turno, canto per canto, gli scolari della Media si esibiscono, chi con la voce, chi con uno strumento. E molto bene. Allora, tutte quelle ore nelle quali mi arrivavano in stanza le grida dei pargoli e i gemiti del maestro non sono state inutili. Il massimo però arriva adesso! Diversi di loro hanno studiato lo spartito di un canto, e, a turno, assumono la direzione del Coro! Chi un po’ imbarazzato. Chi molto disinvolto. Bene tutti, però!

E io conosco bene ognuno di loro. Le fragilità, le fatiche, le paure. Sono un nonno, e mi si deve compatire. Come "Preside" ogni tanto amministro una sgridata, che poi pago cara con me stesso, perchè in seguito mi sembra sempre eccessiva. E quella come l’avrà presa? E quello come starà?…E tutta una preoccupazione assurda a che i genitori non lo vengano a sapere, perchè sono di quelli che invece di difendere i loro figli contro la scuola, come è ormai costume civile il più diffuso, rincarano la dose con i loro piccoli furfanti.

Fatto sta che dopo pochi momenti di musica, mi trovo completamente sciolto in commozioni irrefrenabili. E le signore e i signori del Coro, bravissimi, seguono con lo sguardo ogni gesto del "direttore", e sembra proprio che lui diriga! E’ la sera dell’antivigilia di Natale, e guardando i miei bambini penso al Bambino. A questo "il più piccolo nel Regno dei cieli" nato a Betlemme e fatto riposare nella mangiatoia, mandato qui con il divino compito di prendere in mano l’intera orchestra del mondo per tentare di avviare un canto nuovo, una musica di luce, una sinfonia di pace.

E così tento di dire nel discorsetto finale che il parroco deve tenere. Con un grande groppo in gola e una lieta esultanza negli occhi e nell’anima, dalla cattedrale della Dozza spiego la piccola parabola dei "maestri direttori", per augurare a tutti – la chiesa è piena – che il concerto diretto dai bambini sia l’immagine della storia nuova che Gesù ha inaugurato per l’umanità. Lo lasceremo dirigere il coro dei popoli, delle culture, delle fedi religiose? Gli permetteremo di far cantare insieme i nemici perchè diventino amici, e i poveri e i ricchi insieme, perchè tutti diventino abbastanza poveri per aver bisogno degli altri e abbastanza ricchi per aver qualcosa di bello e di buono da comunicare? Buona Domenica della Santa Famiglia. Giovanni della Dozza. 

Link: le foto e la registazione della serata.