1 Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. 2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. 3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». 4 E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5 Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». 6 Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7 E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. 8 Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. 9 Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo 10 e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». 11 Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. 12 Dopo questo fatto scese a Cafàrnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni.
Giovanni 2,1-12

Mercoledì 17 luglio 2019 – Gv 2,1-12
COMMENTO DI FRANCESCO E GI0VANNI
L’Evangelista Giovanni ci dona oggi la presenza straordinaria della Madre di Gesù, che, se e quando ne aveste il tempo, converrebbe confrontare con quanto raccontano di lei e della sua presenza nell’opera della redenzione gli altri Evangelisti! Qui la incontriamo a Cana di Galilea, in una celebrazione nuziale esposta al rischio di non potersi celebrare.
A questa festa di nozze ebraiche “c’era la madre di Gesù”, dunque del tutto partecipe della tradizione del suo popolo.
Gesù viene invitato a queste nozze, Lui e i suoi discepoli.
Al ver.3 io preferirei rendere in italiano “mancando il vino” il verbo che la nostra traduzione italiana ci propone con “venuto a mancare il vino”!
Era una mancanza irreparabile! E la madre lo comunica al Figlio dicendogli “non hanno vino”: sembra dunque un problema inevitabile, ed è proprio per questo che Lei ne parla con Gesù!
Solo Lui potrà rendere possibili quelle Nozze!
Per questo è di estrema rilevanza la risposta del Signore a sua Madre!
Quel chiamare “donna” la sua mamma ci porta verso un’interpretazione di estremo rilievo: Gesù sa bene che il problema è assoluto e lo conferma dicendole: “Non è ancora giunta la mia ora”!! (ver.4).
E’ l’ora della sua Passione e del suo sacrificio d’amore! L’ora della sua Pasqua che farà nuove tutte le cose!
Ed è interessante l’indicazione autorevole della Madre che non solo accoglie il riferimento temporale circa l’ora dellla sua Pasqua, ma ne spiega la sostanza! Essere discepoli-servitori esige che si faccia tutto quello che il Figlio dirà! (ver.5).
E’ suggestivo che a chiederci questo sia la Madre!
Ed è ancora più affascinante che per fare quello che Gesù indicherà si faccia uso di queste sei anfore di pietra usate solitamente fino ad allora “per la purificazione rituale dei Giudei”!! (ver.6).
L’antica preghiera profetica dei Padri Ebrei giunge ora alla sua pienezza e alla sua conclusione.
L’acqua diventa vino! L’acqua nella quale battezzava l’ultimo profeta, Giovanni, diventa ora il vino, segno del sacrificio d’amore del Signore e del suo sangue da Lui versato per la salvezza di tutta la creazione e di tutta la storia!
E’ dunque un vino speciale, assolutamente buono!
Inizia la storia della nuova creazione con la Pasqua del Signore che verserà il suo sangue.
Le nozze di Cana si concludono, ultima profezia delle nozze divine del Cristo , gloria della profezia di Israele e salvezza di tutte le genti!
Dio ti benedica e preghiamo tutti l’uno per l’altro. Giovanni e Francesco.