20 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: 21 perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. 22 E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. 23 Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Giovanni 17,20-23

Nella preghiera di Gesù al Padre viene convocata e riunita la comunità ecclesiale di tutti i tempi! Tempi, modi ed esiti diversi, evoluzioni e involuzioni, grandi doni accanto a grandi peccati … tutto si raccoglie nell’unità dell’amore e della preghiera del Signore Gesù!
Oggi possiamo in qualche modo percepire questo grande “viaggio” che è giunto fino a noi, fino a ciascuno di noi! E possiamo riflettere sulla nostra responsabilità di comunicare quello che abbiamo ricevuto! Così il ver.20.
Dunque, con tutte le differenze dei tempi e degli esiti, tutti i discepoli del Signore, di tutti i tempi, sono “una sola cosa”: e questo è detto, mi pare in due sensi: da una parte perché, con tutte le diversità dei tempi e dei modi, è sempre l’unico evento del dono di Dio; dall’altra, l’espressione “una sola cosa” fa riferimento a quell’essere “una sola cosa”, cioè una realtà di comunione, dice Gesù, “come tu, Padre, sei in me e io in te”!
Perché, alla fine, il mistero cristiano è il mistero stesso dell’Amore! Dice Gesù: “Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi”.
Il Figlio è Colui che il Padre ha mandato perché doni all’umanità quell’Amore che è la vita stessa di Dio! “Come noi siamo una sola cosa” dice Gesù della sua comunione con il Padre, “siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (ver.21).
L’Amore è la rivelazione del mistero di Dio! E dunque, mi sembra che questa sia “la gloria” di cui dice il ver.22: “E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una cosa sola, come noi siamo una cosa sola”.
Il termine “gloria” dice dunque la piena illuminazione-rivelazione del mistero stesso di Dio. Per questo, la fede cristiana, pur essendo gelosamente e assolutamente convinta del suo “monoteismo”, d’altra parte deve allo stesso modo annunciare e testimoniare il mistero di Dio come mistero di comunione d’amore!
Per questo il dono di Dio, la sua stessa presenza, è l’Amore: “Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che i hai amati come hai amato me” (ver.23).
L’ Amore è il cuore e l’annuncio del mistero cristiano! La sua suprema testimonianza! Per questo, l’Amore è la nostra inarrestabile e continua conversione!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.