31 Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. 32 Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. 33 Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. 34 Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35 Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri». 36 Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». 37 Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». 38 Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte.
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Il ver.31 del nostro brano conferma l’osservazione che ci portava a dire già prima che nel mistero del Signore Gesù tutto converge e concorre a realizzare e ad accrescere la potenza dell’evento salvifico che da Lui si estende a tutti e a tutto: anche il “tradimento” di Giuda che ora esce nella sua triste notte (ver.31), non impedisce, ma anzi conferma e illumina il dono divino di Gesù e della sua opera salvifica, nella piena obbedienza e comunione con il Padre!
La “glorificazione” reciproca del Figlio e del Padre è appunto la suprema evidenza del Vangelo di salvezza che sgorga dalla Pasqua di Gesù! Il Padre e il Figlio si “illuminano” reciprocamente!
In una valutazione puramente umana e razionale si direbbe che Gesù stia andando verso la sua sconfitta. Invece Egli entra nella sua gloria che è gloria anche del Padre. Questa “glorificazione” non è una gloria mondana, ma è la piena rivelazione-illuminazione del Padre e del Figlio nella Pasqua di Gesù!
Ed è per questo che ai discepoli Gesù dice: “Dove vado io, voi non potete venire”. Egli infatti sta andando verso la sua Pasqua di morte e risurrezione.
Di questa Pasqua essi però possono e devono diventare “discepoli”, e lo saranno obbedendo al comandamento nuovo dell’Amore: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (ver.35)!
Ed è questo il motivo per il quale anche a Pietro Gesù dice: “Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi” (ver.36), ma subito aggiunge: “mi seguirai più tardi”, perché Pietro seguirà il suo Signore fino a celebrare in se stesso la sua Pasqua di Amore!
Adesso Pietro è ancora in cammino. E in questo cammino ci sono anche tutte le nostre debolezze e i nostri peccati! Alla dichiarazione di Pietro che gli dice : “Darò la mia vita per te”, Gesù risponde preannunciandogli il suo tradimento. Un tradimento di cui Pietro si pentirà nel dolore, per poi unirsi nel martirio alla vicenda e alla gloria del suo Signore!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.