1 Giobbe prese a dire al Signore: 2 «Comprendo che tu puoi tutto e che nessun progetto per te è impossibile. 3 Chi è colui che, da ignorante, può oscurare il tuo piano? Davvero ho esposto cose che non capisco, cose troppo meravigliose per me, che non comprendo. 4 Ascoltami e io parlerò, io t’interrogherò e tu mi istruirai! 5 Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto. 6 Perciò mi ricredo e mi pento sopra polvere e cenere».
Omelia dialogata messa Dozza 26.03.2021 Gb 42,1-6
COMMENTO
La proposta del ver. 4 (“Ascoltami e io parlerò, io t’interrogherò e tu mi istruirai”) ci sembra interessante: normalmente siamo noi che ascoltiamo e Dio parla. Qui invece è il contrario: quando noi parliamo interroghiamo Lui, perché ci istruisca.
Il ver. 5 (“Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto”) rappresenta pure un capovolgimento della ordinaria esperienza del popolo di Dio: si passa dall’ascolto alla visione.
In ogni caso, proprio perché ora è possibile vedere Dio, “mi ricredo e mi pento” (ver. 6), cioè riconosco la mia totale dipendenza da Dio, dalla sua illuminazione e salvezza.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco