8 Certo, se adempite quella che, secondo la Scrittura, è la legge regale: Amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene. 9 Ma se fate favoritismi personali, commettete un peccato e siete accusati dalla Legge come trasgressori. 10 Poiché chiunque osservi tutta la Legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; 11 infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della Legge. 12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché 13 il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia. La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio.
Giacomo 2,8-13

La “legge regale”, che al ver.12 viene chiamata anche “legge di libertà” è il supremo comandamento dell’amore che oggi riascoltiamo al ver.8 del nostro brano.
Tale comandamento esige però che non si entri nell’equivoco che abbiamo già incontrato nella prima parte del cap.2: i “favoritismi personali”, perché allora, dice Giacomo, “commettete un peccato e siete accusati dalla Legge come trasgressori” (ver.9), perché in tal modo viene stravolto lo stesso comandamento dell’amore.
Infatti, dice il ver.10, la Legge deve essere osservata tutta per intero. Chi la trasgredisce anche in un solo punto, “diventa colpevole di tutto”.
E quindi con questi “favoritismi”, la stessa legge dell’amore viene violata!
Il ver.11 vuole essere dimostrazione di questo, mettendo in evidenza il legame tra altri due comandamenti: quello del non commettere adulterio e quello del non uccidere: se non commetti adulterio, ma uccidi, sei trasgressore di tutta la legge!
Qui poi, il rapporto tra amore e non favoritismi è illuminato, al ver.13, dal tema supremo della misericordia: “Il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia!” Perché “la misericordia ha sempre la meglio sul giudizio”!
Senza la misericordia non c’è giudizio giusto!
Siamo nel grande tema che ci accompagna in questo tempo per ispirazione e indicazione di Papa Francesco.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Abbiamo una legge regale, sovrana (qualcuno la interpreta come “la legge del Regno” di Dio): quella dell’amore. Giacomo cita la formula del Levitico che sappiamo a memoria; ma Gesù ha fatto un passo oltre: “Amatevi come io vi ho amati”. Noi suoi discepoli dovremmo seguirlo anche in questo. L’autore ribadisce che si tratta di una “legge di libertà”: che bello sentirsi liberi dal formalismo, dalla vecchia casistica, dalla moltiplicazione dei precetti, facendosi guidare solo dal rispetto e dall’affetto per gli altri! Il rispetto dei vincoli d’amore (“Non commettere adulterio”), rispetto e difesa della vita (“Non uccidere”)… La conclusione è scritta proprio per noi oggi: “La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio”. La misericordia non si cura del giudizio, traduce la TOB; trionfa del giudizio o addirittura se la ride del giudizio, scrivono altri.