37 Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini capaci di camminare, senza contare i bambini. 38 Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e insieme greggi e armenti in gran numero. 39 Fecero cuocere la pasta che avevano portata dall’Egitto in forma di focacce azzime, perché non era lievitata: erano infatti stati scacciati dall’Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio. 40 Il tempo durante il quale gli Israeliti abitarono in Egitto fu di quattrocentotrent’anni. 41 Al termine dei quattrocentotrent’anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere del Signore uscirono dal paese d’Egitto. 42 Notte di veglia fu questa per il Signore per farli uscire dal paese d’Egitto. Questa sarà una notte di veglia in onore del Signore per tutti gli Israeliti, di generazione in generazione. 43 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Questo è il rito della pasqua: nessun straniero ne deve mangiare. 44 Quanto a ogni schiavo acquistato con denaro, lo circonciderai e allora ne potrà mangiare. 45 L’avventizio e il mercenario non ne mangeranno. 46 In una sola casa si mangerà: non ne porterai la carne fuori di casa; non ne spezzerete alcun osso. 47 Tutta la comunità d’Israele la celebrerà. 48 Se un forestiero è domiciliato presso di te e vuol celebrare la pasqua del Signore, sia circonciso ogni suo maschio: allora si accosterà per celebrarla e sarà come un nativo del paese. Ma nessun non circonciso ne deve mangiare. 49 Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero, che è domiciliato in mezzo a voi». 50 Tutti gli Israeliti fecero così; come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne, in tal modo operarono. 51 Proprio in quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dal paese d’Egitto, ordinati secondo le loro schiere.
Commento vocale di Francesco e Giovanni su Esodo 12,37-51 – da telegram.