7 Per questo, come dice lo Spirito Santo: Oggi, se udite la sua voce, 8 non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, il giorno della tentazione nel deserto, 9 dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant’anni le mie opere. 10 Perciò mi disgustai di quella generazione e dissi: hanno sempre il cuore sviato. Non hanno conosciuto le mie vie. 11 Così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo. 12 Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. 13 Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. 14 Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda fino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio.
Ebrei 3,7-14

Oggi sono molto rapito dal ver.7!
Innanzi tutto viene segnalato il grande nostro interlocutore: lo Spirito Santo che ci guida nell’evento fondamentale di ogni giorno: “ … se udite la sua voce …” (ver.7)!
La possibilità per me e per noi di “udire la sua voce” è assolutamente legata all’evento divino della Parola: non sono io che leggo o ascolto, ma prima di tutto è l’evento e il dono della Parola del Signore!
C’è un legame assoluto tra la Parola e quel “se udite la sua voce”!!
E’ la Parola che diventa evento di salvezza per me e per noi!
Quell’ “udire la sua voce” è evento di salvezza rivolto a me e a noi!
In questo momento noi udiamo la sua voce!
Ed ecco allora l’assoluta necessità da parte nostra di accogliere e cogliere tale evento!
Conosciamo bene il pericolo e la tentazione segnalati al ver.8: “Non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, il giorno della tentazione nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri …” (ver.9). Non abbiano ascoltato la sua voce, ma abbiamo indurito i nostri cuori!
E tale fu allora il giudizio divino: “ hanno sempre il cuore sviato. Non hanno conosciuto le mie vie. Così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo” (vers.10-11).
I vers.12 -13 sono la severa esortazione a non allontanarsi dal Dio vivente e ad esortarsi ogni giorno a vicenda perché nessuno sia sedotto dal peccato!
E’ di grande rilievo lo stretto legame tra il peccato del passato e l’assoluta esigenza oggi “di mantenere salda fino alla fine la fiducia” nel Signore e nella sua volontà!
E’ emozionante come la Parola del Signore annunci e descriva la nostra reale condizione di oggi con la memoria degli eventi passati e ora annunciati dalla Parola del Signore!
Dio ti benedica. Tu ricordaci nella tua preghiera. Giovanni e Francesco.
L’autore ce lo dice chiaro e tondo: è lo Spirito Santo a parlare, a parlarci! L’accento è messo su quell'”oggi”, l’oggi di Dio, come è stato giustamente definito. Quell’oggi è ogni giorno: ogni mattina si rinnovano la parola a noi rivolta e il nostro impegno ad ascoltarla. Il nostro cuore può essere “indurito”, insensibile, sordo, o – come dice il v. 12 – “perverso e senza fede”, poiché segue altre vie; così facendo, ci allontaneremmo “dal Dio vivente”. Ma noi siamo diventati “partecipi di Cristo”, immersi cioè nel suo mistero di amore e di salvezza e, come lui, figli di Dio. Manteniamo ferma la fiducia e la fede. – “Mettiamoci interesse, mettiamoci amore”, ha detto questa mattina la mia insegnante di yoga.