7Se la prima alleanza infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un’altra. 8Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice:
Ecco: vengono giorni, dice il Signore,
quando io concluderò un’alleanza nuova
con la casa d’Israele e con la casa di Giuda.
9Non sarà come l’alleanza che feci con i loro padri,
nel giorno in cui li presi per mano
per farli uscire dalla terra d’Egitto;
poiché essi non rimasero fedeli alla mia alleanza,
anch’io non ebbi più cura di loro, dice il Signore.
10E questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele
dopo quei giorni, dice il Signore:
porrò le mie leggi nella loro mente
e le imprimerò nei loro cuori;
sarò il loro Dio
ed essi saranno il mio popolo.
11Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino,
né alcuno il proprio fratello, dicendo:
«Conosci il Signore!».
Tutti infatti mi conosceranno,
dal più piccolo al più grande di loro.
12Perché io perdonerò le loro iniquità
e non mi ricorderò più dei loro peccati.
13Dicendo alleanza nuova, Dio ha dichiarato antica la prima: ma, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a scomparire.
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Oggi, con la lunga citazione del grande testo di Geremia 31,31-34, il Signore ci regala la descrizione di quell’ “alleanza migliore” già preannunciata nei versetti precedenti. Alleanza nuova. Possiamo oggi dunque pregare nell’ascolto di questa antica parola profetica, e lo faremo con grande affetto e attenzione, anche perché il contenuto di questa profezia non sarà spiegato analiticamente dal seguito della Lettera, anche se ritornerà nello svolgimento del discorso.
Cogliamo alcune note essenziali di questa alleanza nuova. Innanzi tutto il suo carattere interiore rispetto alla Prima Alleanza sigillata al Sinai con il dono della Legge. A quell’alleanza “i padri non rimasero fedeli”(ver.9). L’alleanza nuova non sarà più caratterizzata dalla Legge e dalle sue prescrizioni, perché non sarà più una legge esterna al cuore. Questa sarà invece la nuova alleanza, “l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori”(ver.10). Tale alleanza fonderà quindi una relazione di reciproca appartenenza tra Dio e il suo popolo: “sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo”(ver.10). Tale alleanza nuova fonderà una relazione personale di ciascuno con Dio, nella quale nessuno dovrà istruire il proprio fratello, perché “tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro”(ver.11). Questa nuova alleanza sarà fondata sul perdono divino: “Io perdonerò le loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati”(ver.12).
Tale meravigliosa profezia si compie in Gesù e nel suo sacrificio d’amore per la salvezza di tutta l’umanità. E’ evidente come l’alleanza nuova sia superiore all’antica, che quindi ora si compie nella nuova, che la illumina e la realizza in Gesù e nella sua Pasqua.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.