4 Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. 5 Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato, gliela conferì 6 come è detto in un altro passo: Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek.
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E’ impressionante come il Salmo110 abbia preannunciato e illustrato il mistero di Cristo, l’intronizzazione regale e quella sacerdotale: “Tu sei mio figlio… Tu sei sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchisedek”. Quest’ultima precisazione è particolarmente illuminante: Melchisedek infatti, come vedremo al cap.7, significa “re di giustizia”, ed era re di Salem, cioè “re di pace”. Quali indicazioni migliori di queste per vedervi la perfetta immagine di Gesù, uomo giusto e di giustizia, re mite e pacifico? Inoltre, come dice la Genesi (cap.14), Melchisedek presentò e offrì ad Abramo pane e vino: gli stessi comuni ma preziosi elementi che presentiamo noi oggi sulla mensa eucaristica! Melchisedek era “sacerdote del Dio altissimo”: come lui, dello stesso tipo di sacerdozio, è il Signore Gesù.