7 Sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: «Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede. 8 E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; 9 e non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede. 10 Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare? 11 Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati, così come loro». 12 Tutta l’assemblea tacque e stettero ad ascoltare Bàrnaba e Paolo che riferivano quali grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le nazioni per mezzo loro.
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COMMENTO Famiglie della visitazione:
E’ di altissimo livello ed è di grande interesse per lo Spirito che guida la Chiesa primitiva verso le Nazioni l’intervento di Pietro, che si oppone alla critica farisaica, ricordando sia l’incarico divino da lui ricevuto per il dono della Parola evangelica alle Nazioni, sia il sigillo dello Spirito Santo, che Dio ha concesso ad esse, al pari dei Giudei: “non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede” (ver. 9). Dunque, non si può “tentare Dio” (ver. 10), “imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare”. Bisogna quindi credere che sia i Giudei, come Pietro, sia noi Gentili “per la grazia del Signore Gesù siamo salvati” (ver. 11).
Barnaba e Paolo confermano le parole di Pietro, riferendo “quali grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le nazioni per mezzo loro”.
Dio vi benedica e voi pregate per noi. Giovanni e Francesco