19 Ma giunsero da Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei, i quali persuasero la folla. Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. 20 Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli si alzò ed entrò in città. Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe. 21 Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto un numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, 22 confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni». 23 Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. 24 Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia 25 e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; 26 di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto. 27 Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede. 28 E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.
At 14,19-28 Omelia di Francesco Scimè a Sammartini in occasione della festa per i 70 anni di Francesco.
COMMENTO Famiglie della Visitazione:
La Parola che oggi il Signore ci regala ci porta a osservare e a confermare il rapporto tra la Passione di Cristo e l’umile celebrazione della passione da parte della Comunità credente e nella vita di ciascuno di noi.
Ai ver. 19-20 Paolo viene lapidato da alcuni Giudei che hanno scatenato la folla contro di lui, al punto che viene creduto morto e gettato fuori dalla città. Ma, soccorso dai discepoli, Paolo subito si alza (“risorge”) e “il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe” ed è Paolo stesso che conferma i discepoli e li esorta a rimanere nella fede, perché tutti “dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni” (ver. 22).
E’ la Chiesa, dunque, che celebra la sua comunione con il Signore anche in comunione con la sua croce.
Nel frattempo, la Comunità credente si organizza precisando la sua struttura e le sue responsabilità: è la nascita e lo sviluppo delle Chiese locali, che nella loro comunione vivono e rivelano l’unica Chiesa del Signore (ver. 23).
Continua, intanto, ai ver. 24-26, l’infaticabile opera di evangelizzazione da parte degli apostoli. E sono loro a riferire “tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede” (ver. 27).
Dio vi benedica e voi benediteci. Francesco e Giovanni