48 Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. 49 La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. 50 Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. 51 Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. 52 I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.
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COMMENTO Famiglie della Visitazione:
Mi sembra importante la scelta fatta dal traduttore italiano con questo termine: “i pagani” (ver. 48). Una parola che nella nostra lingua porta con sé una sfumatura dispregiativa e, in ogni caso, una situazione del tutto popolare. Ma questi pagani “si rallegravano e glorificavano la parola del Signore” (ver. 48). Queste persone, dunque, entrano nella pienezza del dono di Dio.
Di loro il nostro testo aggiunge che “erano destinati alla vita eterna”. Riflettendo su questo termine “destinati” non abbiamo pensato a qualche cosa di obbligatorio e automatico, quanto piuttosto alla meraviglia dell’opera del Signore, che vuole e dona la salvezza per tutti.
I giudei osservanti, ovviamente non accolgono questa via e, servendosi di “pie donne della nobiltà e di notabili della città” (ver. 50), provocano la persecuzione e la cacciata di Paolo e Barnaba dal loro territorio.
Questo però non oscura la positività degli eventi e i due se ne vanno scuotendo “contro di loro la polvere dei piedi” (ver. 51).
I discepoli, cioè i cristiani, sono pieni della gioia dello Spirito Santo (ver. 52).
Dio vi benedica e voi pregate per noi. Francesco e Giovanni