18 Sul far del giorno, c’era non poco scompiglio tra i soldati: che cosa mai era accaduto di Pietro? 19 Erode lo fece cercare e, non essendo riuscito a trovarlo, fece processare le sentinelle e ordinò che fossero messe a morte; poi scese dalla Giudea e soggiornò a Cesarèa. 20 Egli era infuriato contro gli abitanti di Tiro e di Sidone. Questi però si presentarono a lui di comune accordo e, dopo aver convinto Blasto, prefetto della camera del re, chiedevano pace, perché il loro paese riceveva viveri dal paese del re. 21 Nel giorno fissato Erode, vestito del manto regale e seduto sul podio, tenne loro un discorso. 22 La folla acclamava: «Voce di un dio e non di un uomo!». 23 Ma improvvisamente un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato gloria a Dio; ed egli, divorato dai vermi, spirò. 24 Intanto la parola di Dio cresceva e si diffondeva. 25 Bàrnaba e Saulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
Messa dalla Dozza – Atti 12,18-25
At 12,18-25 Omelia dialogata alla Dozza
At 12,18-25 Omelia dialogata a Sammartini
COMMENTO Famiglie della Visitazione:
Ogni giorno sembra accentuarsi il contrasto tra il cammino della comunità civile e quello della giovanissima comunità cristiana.
Ciò che è evidente nella Parola che oggi il Signore ci regala è l’impressionante fragilità e agitazione della mondanità.
I ver. 18 e 19 ci danno notizia di una condanna a morte, voluta da Erode nei confronti delle sentinelle che non hanno saputo tenere Pietro in prigione.
Ai ver. 20-23 si dice della morte improvvisa di Erode, ma il ver. 23 ci rivela che Erode muore divorato dai vermi e la sua morte avviene per opera di un angelo del Signore, perché egli non aveva dato gloria a Dio.
A contrasto di tutto questo, il ver. 24 annuncia che “la Parola di Dio cresceva e si diffondeva”. Barnaba, Saulo e Giovanni detto Marco sono i protagonisti di questa opera del Signore (ver. 25).