In mezzo al trono e attorno al trono vi erano quattro esseri viventi, pieni d’occhi davanti e dietro. 7 Il primo vivente era simile a un leone; il secondo vivente era simile a un vitello; il terzo vivente aveva l’aspetto come di uomo; il quarto vivente era simile a un’aquila che vola. 8 I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere:
«Santo, santo, santo
il Signore Dio, l’Onnipotente,
Colui che era, che è e che viene!».
9 E ogni volta che questi esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, 10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo:
11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l’onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
per la tua volontà esistevano e furono create».
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La Parola che oggi il Signore ci regala si raccoglie tutta nella professione dell’unico Dio che deve essere adorato. I quattro esseri viventi attorno al trono di Dio sono “pieni di occhi davanti e dietro”: hanno il compito di vedere tutto come “creato”, e quindi impediscono che avvenga scambio tra il Creatore e le creature. Il mondo di ieri e di oggi e di sempre è continuamente attraversato e invaso da idolatrie: l’idolo si impossessa dell’uomo che si prostra e adora quello che Dio non è! E’ molto importante fare grande attenzione a questo, perché tutti siamo continuamente tentati di farci affascinare o terrorizzare da realtà sia interiori che esterne, alle quali offriamo noi stessi, e per le quali viviamo. Dire quindi che il nostro tempo non è un tempo “religioso” è un gravissimo e pericolosissimo errore di interpretazione. Io non penso che il nostro tempo sia un tempo di minore fede, ma in ogni modo, proprio quando la fede diminuisce, proprio allora si affermano e si impongono idoli! Nella tradizione cristiana i quattro esseri viventi di cui oggi dice la Parola del Signore sono stati interpretati come simboli dei quattro Vangeli. Al di là della simbologia, è proprio vero che i Vangeli sono e operano quello che oggi il Libro dell’Apocalisse ci rivela e ci consegna, e ciò che uno solo è Dio, e nient’altro deve essere adorato. E ascoltiamo al ver.8 quello che i quattro esseri viventi “giorno e notte non cessano di ripetere: “Santo, santo, santo il Signore Dio …”. Vedono tutti e tutto, e con le loro ali sono dappertutto, proprio per proclamare incessantemente che solo Dio deve essere adorato. Qui, notate bene, siamo persino al limite dell’ateismo! L’ateo dice che non c’è niente e nessuno che deve essere adorato. Il credente conferma questo, proprio per proclamare che uno solo deve essere adorato! Spero di non scandalizzarvi!
Ecco perché i ventiquattro anziani, cioè l’umanità salvata e redenta, rispondono alla proclamazione dei quattro esseri viventi adorando “Colui che siede sul trono e che vive nei secoli dei secoli: Dio! La fede è salvezza e liberazione da ogni idolatria. Quando noi ci allontaniamo dalla nostra fede, facilmente e quasi inevitabilmente cadiamo nelle “religioni idolatriche”, e adoriamo quello che non deve essere adorato. I ventiquattro, invece, si prostrano, gettano le loro corone davanti al trono e proclamano l’unicità di Dio, che solo deve essere adorato, con la meraviglia del ver.11.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.