Da una parte sono contento del clima nuovo e sereno che Papa Francesco ha portato. Ma mi sento anche un po’ confuso, e mi viene ogni tanto da domandarmi se è cambiato il criterio per capire che cosa è bene e che cosa è male. Si parla oggi di vicende e di situazioni che ieri sembravano fuori dalla regola cristiana, e oggi mi sembrano viste in modo diverso. Siccome me lo sono domandato ma non ho trovato la risposta, lo chiedo a lei, facendole anche gli auguri di Pasqua.
E anch’io, in gran ritardo, le faccio i miei auguri mentre rispondo al suo messaggio che ho ricevuto la Domenica delle Palme. Mi sembra di capire bene quello che lei osserva su un certo “cambiamento”. Non credo che siano cambiati i criteri del giudizio evangelico. Le sue parole mi hanno ricordato uno scambio tra il nuovo Santo Papa Giovanni e il suo segretario, che gli riferiva il pensiero di alcuni che dicevano che era cambiato il Vangelo. Il Papa rispondeva che il Vangelo non cambia, ma che si può e si deve capirlo meglio. Così adesso, io credo che il criterio del giudizio evangelico non sia cambiato, e che anzi sia diventato più forte soprattutto per come Papa Francesco ci ricorda continuamente l’elezione di Dio per i poveri e la bellezza di una Chiesa povera e dei poveri. Quello che è cambiato come stato d’animo e come attenzione è l’averci il Papa ricordato che il Vangelo deve essere annunciato a tutti. Perché tutti sono figli di Dio e il Padre li vuole salvare tutti. E quindi bisogna annunciare il Vangelo, “prima” di dare le regole, perché il vangelo è una parola che vuol dire “buona notizia”. Senza quella “buona notizia” non si possono dare le regole, anche se le si da non come regole del Vangelo, ma come regole che ogni ragione corretta può capire. Ma, senza la gioia del Vangelo, le regole saltano per aria anche se sono giuste. Quindi il vero problema oggi è quello di come portare la buona notizia a tutte le condizioni e interpretazioni della vita, anche alle condizioni più lontane. Anche alle condizioni più sbagliate. Perchè nelle condizioni ci sono le persone e tutte le persone del mondo sono figlie di Dio. Questa è la sfida meravigliosa di oggi.
Buona Domenica a tutti.
Don Giovanni.
Domenica 4 maggio 2014.