1 Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. 2 Egli dice infatti:
Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
3 Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga criticato il nostro ministero; 4 ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza: nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, 5 nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; 6 con purezza, con sapienza, con magnanimità, con benevolenza, con spirito di santità, con amore sincero, 7 con parola di verità, con potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; 8 nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama; come impostori, eppure siamo veritieri; 9 come sconosciuti, eppure notissimi; come moribondi, e invece viviamo; come puniti, ma non uccisi; 10 come afflitti, ma sempre lieti; come poveri, ma capaci di arricchire molti; come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto!
11 La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi; il nostro cuore si è tutto aperto per voi. 12 In noi certo non siete allo stretto; è nei vostri cuori che siete allo stretto. 13 Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, apritevi anche voi!
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I vers.1-2 introducono le Parole che oggi Paolo ci rivolge e lo fanno con termini pieni di speranza, e descrivendo e qualificando il tempo che stiamo vivendo, il tempo che va dal passaggio di Gesù nella storia dell’umanità, fino al suo ritorno. E’ questo tempo pieno di tribolazioni, eppure decisivo per la salvezza di tutta l’umanità!
Mi sembra che la lunga e tribolata descrizione che segue nei versetti successivi voglia essere la descrizione di questo nostro tempo! Il tempo che appunto va dalla prima venuta tra noi del Figlio di Dio e il suo ritorno alla fine dei tempi! Tempo breve, in certo senso! Tempo che può essere descritto come “momento favorevole” e come “giorno della salvezza” secondo la citazione di Isaia 49,8!
Mi sembra che tutta l’ampia descrizione che segue voglia indicarcelo come il tempo della testimonianza cristiana! Come il tempo nel quale l’umanità viene chiamata ed accolta e raccolta nella Persona di Gesù Cristo!
Questa è la grande missione degli Apostoli e di tutti i testimoni del Vangelo del Signore. Provo a cogliere qualche tratto di questa testimonianza!
I vers.3-4 descrivono le persone dei testimoni come “ministri di Dio”, suoi servi! La loro persona e la loro opera sembra soprattutto collegata al termine che il traduttore italiano ha reso con “fermezza” (ver.4), termine privilegiato per dire la volontà e la capacità di “portare stando sotto, sostenendo”.
I vers.4-5 descrivono l’orizzonte difficile e doloroso nel quale si manifesta la loro testimonianza.
I vers.6-7 descrivono le virtù tipiche della vita evangelica: qui sono citate le virtù supreme e caratteristiche della vitta cristiana!
I vers.8-10 ci dicono con molta efficacia il contrasto tra la concreta realtà difficile e dolorosa dei nostri tempi e le perle preziose della vita nuova, e le perle preziose dell’umanità nuova donata da Gesù!
I vers.11-13 sono l’invito forte ad “aprirsi” al dono di Dio! Come i testimoni de Vangelo si sono totalmente “aperti” a chi ne riceve l’annuncio e il segno, così ora questi non restino chiusi, ma si aprano alla vita nuova!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Poiché siamo suoi collaboratori…”: riconciliati con Dio (pensare che eravamo nemici, in stato di rottura con Lui!), Egli ci vuole anche come collaboratori della sua grande, miracolosa opera di creazione e di salvezza. Il passo che dobbiamo fare è detto con tre parole nel seguito dello stesso versetto: “accogliere la grazia di Dio”. Non ci vengono chieste pratiche speciali, sacrifici volontari…, ma solo l’accoglienza del Signore e della sua parola, detta in Gesù. – Leggendo l’elenco delle “tribolazioni” indicate da Paolo, possiamo verificare che a noi sono state risparmiate quasi tutte: abbiamo sostenuto solo – io credo – quelle fatiche, quelle ansie o angosce, che si incontrano inevitabilmente nel corso della vita. Nell’elenco delle virtù, mi attirano quella magnanimità e benevolenza che ci possono far superare la grettezza d’animo, l’egocentrismo, i limiti del nostro piccolo Io… Dell'”amore sincero” si può dire che è “la virtù” che sintetizza tutto.