1Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: 2annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento. 3Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, 4rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole. 5Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.
Omelia dialogata messa Dozza 14.12.2020 2Tm 4,1-5
COMMENTO Famiglie della Visitazione:
Quel “ti scongiuro” del ver.1 è forse meno enfatico! Connesso con il termine che afferma un convincimento profondo significa piuttosto una testimonianza piena!
Il compito e il dovere primario di Timoteo deve spingere l’ascoltatore a un comportamento forte! L’annuncio della Parola non ammette esitazioni ed omissioni! Ogni tempo deve essere impegnato: Ogni tempo è buono! “Momento opportuno e non opportuno” (ver.2)!
Sia per ammonire, sia per esortare!
Si devono prevedere tempi difficili quando “non si sopporterà più la sana dottrina” (ver.3)!
Ci si rifiuterà “di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole” (ver. 4; lett. “miti”, forse giudaizzanti, come in 1Tim 1,4 e Tito 1,14)!
Siamo del tutto d’accordo con tali affermazioni che denunciano come peraltro quasi sempre e in quasi tutti ce ne accorgiamo in grande ritardo!
Il testimone fedele dovrà dunque “sopportare sofferenze” per compiere pienamente il suo ministero! (ver.5).
Dio ti benedica. E tu prega per noi. Giovanni, Francesco e Giancarlo M.