8 Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. 9 Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta. 11 Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, 12 mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! 13 Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia
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COMMENTO
Istintivamente pensiamo che la Storia si misuri con “i tempi”, ma l’elemento essenziale è il rapporto con Dio e con il dono divino della sua misericordia: “Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi” (ver. 9).
Il vero protagonista della vicenda umana non è il “tempo”, ma la volontà misericordiosa del nostro Signore. Egli vuole la nostra salvezza. Sembra lungo il tempo, ma invece è urgente lo spazio per il nostro pentimento. Per questo, dunque, abbiamo poco tempo!
L’invito dunque è esplicito: “aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio” (ver. 12): è il tempo dei “nuovi cieli” e della “terra nuova”. Quindi è urgente, per il Signore e per noi, la nostra conversione a Lui!
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco