12 Penso perciò di rammentarvi sempre queste cose, benché le sappiate e siate stabili nella verità che possedete. 13 Io credo giusto, finché vivo in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni, 14 sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo. 15 E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose.
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La Parola che oggi il Signore ci regala è di grande profondità-attualità, perché il “ricordare-far ricordare-rammentare” è presente in tutto il nostro brano!
Quello che è chiaro è che non si tratta di una “ripetizione”!
Quello che noi sperimentiamo sempre nel nostro incontro con la Parola di Dio, o meglio nell’incontro con Dio che la Parola ci dona, sempre si presenta quel “miracolo” (concedetemi il termine forse un po’ banalizzante!), dell’essere la memoria della Parola, mai una ripetizione, ma sempre un grembo – o forse “il” grembo! – della perenne novità della Parola!
Per questo, pur capendo che dal punto di vista “grammaticale”, l’espressione, al ver.12, “la verità che possedete” è corretta, il l’avrei un po’ “alleggerita”, perché per quanto io possa aver chiaro dentro di me il significato della Parola, sempre tutto deve sempre “aprirsi”, affinchè il mio pensiero, per quanto giusto, non diventi definizione troppo forte e “statica”, ma appunto fonte di perenne “novità”!
E’ il momento in cui anche la più scrupolosa “concordanza” biblica bisogna si faccia prendere per mano dalla preghiera!
Ed è proprio per questo motivo che Pietro oggi può rassicurarci che quello che egli ci ha regalato con le sue “esortazioni” (ver.13) quando era qui con noi, egli continua a regalarcelo anche dopo aver lasciato la tenda della sua vita terrena!
Nella mia modesta esperienza personale, il mio papà è sempre presente ad esortarmi con l’inarrestabile potenza del suo insegnamento, mentre la mamma è presente nel riconsegnarmi alla profondità di comunione di quegli stessi insegnamenti: tutto sempre nuovo, e tutto sempre più profondo.
Secondo il ver.15, quello che i discepoli-fratelli di Pietro ricorderanno di lui dopo la sua “partenza”, non sarà semplice “memoria”, ma fecondità perenne della Parola!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.