18 Domestici, state sottomessi con profondo rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli prepotenti. 19 Questa è grazia: subire afflizioni, soffrendo ingiustamente a causa della conoscenza di Dio; 20 che gloria sarebbe, infatti, sopportare di essere percossi quando si è colpevoli? Ma se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. 21 A questo infatti siete stati chiamati, perché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: 22 egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; 23 insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. 24 Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. 25 Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime.

Commento vocale di Francesco e  Giovanni su 2 Pietro 2,18-25 – da telegram.

Omelia dialogata messa Dozza 27.04.2023 1Pt 2,18-25

Omelia dialogata messa Sammartini 27.04.2023 1Pt 2,18-25