La nostra preghiera sui salmi, secondo la tradizione ebraica e patristica, segue il criterio della “lectio continua“. Anziché fare una scelta dei salmi secondo temi o generi letterari, procediamo passo passo nel salterio dall’inizio alla fine. Ognuno si regola però secondo la propria possibilità e situazione: c’è chi celebra l’intero salterio ogni settimana suddiviso in sette giorni, chi lo celebra in un periodo più lungo e c’è anche chi usa il “segnalibro“, cioè riprende ogni volta dal punto in cui aveva lasciato il salterio l’occasione precedente.

La Chiesa ci suggerisce la santificazione del tempo facendoci guidare dai salmi nelle ore del giorno secondo la cosiddetta “Liturgia delle Ore“. Abbiamo iniziato nel passato a cantare i salmi su toni salmodici a partire dalle “ore maggiori” di Lodi e Vespri, però, quando possibile, cantiamo anche le ore minori. Negli anni ’80 abbiamo formulato il progetto di assegnare in modo fisso un tono proprio ad ogni salmo in modo che testo e melodia si richiamino fortemente a vicenda. Non siamo arrivati però fino al punto di avere un tono salmodico proprio per tutti i 150 salmi.

Lo schema che prevede la celebrazione dei 150 salmi in una settimana suddivide il salterio tra le varie ore di preghiera della settimana. I salmi delle Lodi, dell’Ora media e del Vespro hanno effettivamente ognuno un tono proprio; invece quelli di Mattutino e Compieta usufruiscono dei toni degli altri salmi.

Le melodie dei toni provengono da apporti vari: vi sono i toni gregoriani adattati alla lingua italiana, toni appresi in Africa, toni composti da alcuni di noi che ne avevano la predisposizione (ogni persona pregando sulle parole del salmo ha cercato una melodia che si adattasse bene al testo del salmo stesso). Nel canto dei salmi a cori alterni, quando è possibile, ci piace alternarci tra voci maschili e voci femminili cercando, con questo, un segno del dialogo nuziale tra il Cristo Sposo e la Chiesa sposa.

Come testo tipografico del salterio per regolarci nell’alternanza dei due cori, usiamo abitualmente il salterio “I salmi preghiera cristiana” salterio corale, edito a cura di Paolino Beltrame Quattrocchi dalle Benedettine di S.Agata dei due golfi — edizioni del deserto. Questo testo ha il pregio di riportare una strutturazione del testo che rende possibile, a scelta, l’uso di versetti semplici composti per lo più da due frasi o emistichi oppure strofe vere e proprie adatte al canto con toni salmodici più complessi composti da una melodia che prevede come riferimento di base quattro frasi o parti musicali (con la possibilità di costruire però anche strofe di due, tre, cinque o più frasi a partire appunto dalla base di riferimento composta di quattro frasi).

Di ogni salmo, nel nostro canale di Youtube I150salmi, potete trovare l’audio e lo spartito con gli accordi di accompagnamento. Il fatto che l’audio riporti una tonalità usualmente inferiore a quella reperibile nello spartito è dovuto esclusivamente ai limiti vocali dei cantori che hanno registrato l’audio. Ovviamente il legame tra ogni salmo e la sua melodia non è da considerarsi vincolante, per cui una melodia può essere applicata anche ad altri salmi secondo le necessità. Secondo le esigenze di ognuno le tonalità indicate negli spartiti sono quindi certamente abbassabili qualora risultassero un po’ troppo “alte” e faticose per chi le usa. Peraltro questo non è tecnicamente difficile poiché pressochè tutte le tastiere oggigiorno sono fornite di traspositore. Ricordiamo che la maggior parte dei salmi ha una doppia numerazione (ebraica e greca). La numerazione che abbiamo adottato è quella del salterio greco, inferiore per ogni salmo di una unità a quella del salterio ebraico.

Schema della Salmodia settimanale

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