concilio…Non disprezzi il vecchio Catechismo e la Chiesa precedente il Concilio Vaticano II, eviti queste sterili contrapposizioni fra la Chiesa rigida di un tempo e quella di oggi, che sarebbe misericordiosa, cioè più comprensiva e tollerante ….e non dimentichi la tragica situazione della Chiesa, almeno nei paesi occidentali, le lacerazioni ed i contrasti evidenti su temi gravi di dottrina e di morale che la agitano nel tempo presente. Con stima e cordialità.

Caro amico, la ringrazio per la correzione fraterna che lei mi ha fatto avere con la sua lettera. Certamente non si è mai abbastanza delicati e attenti! Ne approfitto per chiedere scusa a tutti i lettori della nostra rubrica domenicale se ho urtato la loro sensibilità. Non volevo certo criticare il “vecchio catechismo”, nel quale sono stato allevato e sono cresciuto. Però non posso censurare la mia storia personale, che è stata continuamente visitata da grandi doni del Signore! Avevo diciotto-ventitrè anni durante il pontificato di Papa Giovanni, che è stato per me la fonte di una grande svolta nella mia vita di cristiano peccatore amante del Vangelo e della Chiesa. E poi, il grande avvenimento del Concilio: studiavo a Roma in quegli anni, e che meraviglia la grande corsa della Chiesa verso il rinnovamento che il Signore le regalava. E che bellezza per me diventare bolognese negli anni di Lercaro e di Dossetti! Allora ho conosciuto anche le vicende della Chiesa fiorentina, e mi sono appassionato alla scuola dell’ebreo-cristiano- prete Lorenzo Milani. E così via! Mi dico spesso: più di così, non si può! E adesso, a fine corsa perché sono vecchio, ecco che arriva il Papa Argentino! Vede, non è questione di negare qualcosa! È che “viene il fiatone” a tener dietro alla corsa dello Spirito Santo! Non posso non accennare ancora a Bologna e a questo Vescovo che il Papa ha preso tra i suoi Vescovi Ausiliari e ci ha mandato: che bellezza! Allora, caro amico, chiedo scusa ancora per le mie scortesie. Non voglio giustificarmi, ma certo non posso tacere come la Chiesa abbia accolto il suo Sposo Gesù in tutti questi anni! Ed è poi sempre la  stessa Chiesa! Se lo Sposo la chiama di giorno e di notte, Lei non può fermarsi! Io sono mantovano d’origine e Pio X è stato Vescovo di Mantova e intimo amico della mia famiglia d’origine e in particolare di mio nonno Giovanni. Anche Pio X è un Santo, e senza il suo Catechismo non ci sarebbe stato quello che di buono è venuto dopo di lui. Buona Domenica a lei e a tutti.

Giovanni della Dozza.

Nota: Pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 11 Settembre 2016 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.