bibbia senza sostaCaro Giovanni (ma ti chiamavamo Nino) permettimi di darti del tu anche se sono passati più di sessant’anni da quando eravamo compagni di scuola alle elementari. Anch’io vivo a Bologna da molti anni. Non ti ho mai cercato perché la mia vita è stata molto lontana e diversa dalla tua. Adesso ti scrivo perché mi ha colpito questa iniziativa della “Bibbia senza sosta”. Mi preme una domanda: potrei venire anch’io a leggere, io che non sono credente? Non so perché mi è nato questo desiderio. Tu dimmi liberamente come è meglio. Grazie in ogni modo. Mario.

Carissimo Mario, non sono sicuro di saper collegare il tuo nome al volto di un compagno delle elementari, ma il tuo messaggio mi ha rallegrato e commosso. Certo che puoi venire. A me nessuno chiederà se ho la fede, e nessuno lo chiederà a te. Per quel poco di fede che il Signore, malgrado me, mi ha regalato e conservato, uno dei motivi importanti per cui abbiamo la “voce”, è quello di poter qualche volta prestare la nostra “voce” alla Parola di Dio. Mi sembra bellissimo che anche tu pensi di poterla prestare questa volta. Mi fa piacere se mi dici a quale brano ti sei “iscritto” o a quale giorno e ora. Mi piacerebbe incontrarti. Io mi tengo di scorta a leggere nelle ore della notte: qui vedo che sono ancora molte le ore senza un lettore. Speriamo bene! Ne approfitto per dire ai lettori di questa nostra ormai antica rubrica che invito tutti caldamente. L’esperienza fatta alla Dozza cinque anni fa ha lasciato in tutti un bel ricordo. A me è rimasta l’immagine di un grande popolo di più di mille persone che il Signore, per vie e motivi molto diversi, ha voluto invitare per regalare tutta la sua Parola a tutti. Vedo con grande piacere che anche tu sei stato invitato… io penso proprio da Lui. Quindi, arrivederci e a risentirci.
Un caro abbraccio.

Giovanni.

Domenica 3 febbraio 2013