16 Non andate fuori strada, fratelli miei carissimi; 17 ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall`alto e discende dal Padre della luce, nel quale non c`è variazione né ombra di cambiamento. 18 Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature.
Seleziona Pagina
L’inganno nel quale possono cadere i discepoli del Signore, che qui Giacomo chiama “fratelli miei carissimi” è quello di pensare che Dio possa essere fonte non solo del bene ma anche del male. Nei versetti precedenti aveva parlato della concupiscenza che domina la creatura umana priva della comunione con Dio, e di come essa “genera il peccato, e il peccato, quando è consumato, produce la morte”(ver.15 del brano precedente). Il termine reso in italiano con “produce” è alla lettera “genera”, e viene ripreso nel nostro testo al ver.18 per dire che Dio “ci ha generati con una parola di verità”. Dunque c’è una contrapposizione assoluta tra le due “generazioni”: il peccato genera la morte, Dio genera la vita. Da Lui viene e discende ” ogni buon regalo e ogni dono perfetto”. Dio è chiamato qui “Padre della luce”, forse in ricordo del primo atto creatore di Dio secondo Genesi 1,3:”Dio disse: Sia la luce. E la luce fu”. In Dio non ci sono tenebre e da Lui non provengono le tenebre, e in questo non c’è in Lui “variazione nè ombra di cambiamento”. Noi possiamo semplicemente concludere: Dio è buono. E ancora: Dio è Amore. Da Lui solo il bene.
Questo noi l’abbiamo direttamente sperimentato nella nostra stessa storia e nel mistero della nostra stessa persona! Non si tratta solo di un evento che ci precede, ma di un evento del quale abbiamo esperienza profonda! Questo mi pare essere il significato dell’affermazione del ver.18 che citavo sopra e che ora riprendo:”Di sua volontà Egli ci ha generati con una parola di verità”. Insisto nel dire che si tratta di un dato di esperienza e non solo di qualcosa che precede la nostra coscienza. Infatti ogni giorno, anche oggi, noi sperimentiamo la fecondità della Parola che Dio ci dona. Il nostro rapporto con la Parola è sempre evento pasquale nel quale noi veniamo strappati dalla nostra morte e generati alla vita nuova. Ciò che si è compiuto al principio con il dono del Battesimo, è diventato il respiro della nostra vita e l’incontro quotidiano con il dono di Dio, che ci genera con la sua parola di verità.
E l’esperienza è fortissima! In noi stessi noi conosciamo la “nuova creazione” di cui siamo “primizia”. E’ molto bello che così Giacomo esprima il dono e la realtà del nostro incontro con la Parola del Signore, proprio perchè la Parola viene a noi sempre come novità, come inizio e principio, come aurora del giorno nuovo. Non tanto come un pensiero solidificato, quanto come un germe di vita nuova. E noi stessi non ci sentiamo mai veramente maturi, e sicuri, ma piuttosto come bimbi stupiti, sempre al principio di una nuova vita e di un nuovo cammino. Anzi, bisogna dire che questo è proprio il segno del nostro cammino nel Vangelo: se in qualche modo nel passato pensavamo di avere idee e conclusioni ben solidificati, ora sperimentiamo la realtà di una strada che incessantemente ci riporta al Principio, e ci chiede incessantemente di ricominciare.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Cosa è questo “inganno” del v. 16 che i cristiani devono cercare di evitare? Possiamo notare che nel brano precedente e in quello di oggi si parla di due “generazioni”: c’è una “generazione” del peccato, che produce la morte e nasce dalla concupiscenza/passione; e c’è un’altra generazione che viene da Dio per mezzo della “parola di verità” e della “legge di libertà” (v.25) che viene dall’alto.,”Ogni dono perfetto” sembra allora essere prima di tutto questa generazione “per la vita”, che viene dall’alto. Dunque “Fratelli, non ingannatevi” volendo afferrare le cose, ma ricevetele come dono da Dio. Giacomo sembra usare dei termini tecnici astronomici (così sottolineano anche molte note): parla di variazioni e mutamenti degli astri, giorno e notte, per dire che tutto questo l’ha fissato il Signore nel cielo; ma in Lui questo non c’è riguardo a noi. Non c’è in Dio alcun cambiamento: ci ama, e ha mandato a noi suo figlio, in “mezzo” a noi (vangelo di Giovanni).,Questa volontà di amore di Dio è salda, e ha preso carne in Gesù, e non può più mutare.,Dio ha generato noi attraverso la “parola di verità”, attraverso il suo Cristo, parola fatta carne. “Ogni dono buono e ogni regalo perfetto viene dal Padre”: “cosa possiedi tu che non abbia ricevuto?” (1Cor 4:7); “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rom 8:28).,Tutto riceviamo da Dio, e tutto ciò che riceviamo da Dio è buono e bene. “Dio ci ha generato con una parola di verità”: Dio ci ha creati e generati, e anche ci ha redenti, salvati dalla morte, e rigenerati per mezzo della parola incorruttibile del Vangelo:,Dt 32 18 : “La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato; hai dimenticato il Dio che ti ha creato!”; 1Pet 1:23 : “Siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna”, e questa è la parola del vangelo: “vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il Vangelo” (1Cor 4:15). “Primizia delle sue creature”: come Cristo è primizia dei vivificati (1 Cor 15:20.23), così i cristiani sono “primizia” per Dio di tutto il creato. Ricorda le parole di Rom 8:18ss sulla partecipazione universale alla salvezza dei figli di Dio: “La creazione attendo con impazienza la rivelazione dei figli di Dio, …essa geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto. E anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente, aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo” “ogni buon regalo…”: “Tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, perchè esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera” (1Tim 4:4-5).