Ho ricevuto molti regali per il mio compleanno. E uno più bello di tutti. Daniele è un giovane papà di Sammartini, figlio di un Diacono e della Valeria, sindaco di Crevalcore. Un bambino simpaticissimo, diventato poi un ragazzo sveglio e bravo a scuola. Si laurea in Economia. Ma già ci ha fatto capire che, forse anche un po’ per colpa del nostro giro di parrocchia e di amici, vuol mettere a frutto quello che ha visto e imparato per creare lavoro e inserimento sociale per chi è più svantaggiato. Così nasce la Cooperativa "La piccola Carovana". Intanto che l’impresa prende il via, anche si sposa, e la sua bella moglie gli regala due bambini.

Tutto è vissuto da lui con molta semplicità, senza perdere il suo sorriso dolce e un po’ ironico. Ma quando si partecipa al suo Consiglio, del quale volentieri faccio parte, si viene via impressionati. Tutte le attività promosse da questa Cooperativa operano per sviluppare possibilità di integrazione e di tutela delle persone più deboli e svantaggiate. Il lavoro si ramifica in tante direzioni: dai servizi educativi per minori, ai servizi ambientali a servizi di pulizie, collaborando con diversi comuni, con l’Azienda Ausl di Bologna, con l’Hera…

E’ Daniele che anche noi cerchiamo quando dobbiamo trovare una possibilità di lavoro per qualche persona in difficoltà. E’ da lui che veniamo a sapere che bisogna trovare un grande capannone per mettere al riparo tutti i mezzi di trasporto e di lavoro. Alla fine dello scorso anno veniamo a sapere che sono quarantacinque i lavoratori della Cooperativa, tra dipendenti e collaboratori. I Soci lavoratori sono venticinque. La Piccola Carovana è diventata veramente quello che Daniele sognava e voleva: un ponte per accompagnare chi vive le retrovie di questa carovana a superare l’emarginazione, il senso di abbandono, la solitudine e la sfiducia che l’essere "retrovia" porta a sentire.

E Daniele vuole che la Carovana resti "piccola"perchè il percorso è possibile nella misura in cui tutti nella Cooperativa sanno di essere "retrovia", uniti dal desiderio di creare condizioni per cui ognuno possa trovare un "passo" rispettoso di sè e delle sue risorse. Bene! Su tutto questo, del tutto all’improvviso, mi arriva una "spiata", ma con la spia facciamo un patto di silenzio. Poche ore dopo, a Modena, mentre si prepara a scappar via da un convegno per tornare a casa, Daniele viene fermato perchè il Presidente della Repubblica gli consegna il Premio Marco Biagi. Al pomeriggio, a Bologna, la proclamazione.

Un regalo di compleanno così grande non potevo certo aspettarmelo. Sammartini è in festa: avevano il sospetto di essere un grande centro di pensieri e di progetti. Adesso ne sono sicuri. E’ bello quando le "cose di questo mondo" sono così belle. Grazie Daniele! E Buona Domenica a te e ai tuoi. Giovanni.