padrino_cresima_5Sono andato a chiedere il mio certificato di battesimo in parrocchia perchè mi hanno chiesto di fare da padrino a mio nipote, ma quando il prete ha saputo che sono divorziato e risposato civilmente mi ha detto che non posso farlo e neppure mi ha voluto dare il certificato del battesimo. Allora io non sono più nella chiesa?

L’attuale severa disciplina della Chiesa non consente che un divorziato risposato civilmente possa essere padrino di cresima o di battesimo. Ma cristiano è! Quindi lei può chiedere al suo parroco il certificato di battesimo che dice essere lei un cristiano. Certo, siccome lei chiedeva il certificato per fare il padrino, il parroco ha dovuto dirle che questo oggi non è consentito dall’attuale disciplina della Chiesa e che quindi la sua richiesta non poteva essere accolta.
Ma un battezzato resta sempre battezzato. Mi dispiace quando qualcuno viene a dirmi che vuole essere «sbattezzato». Rispondo che accolgo la sua richiesta e da quel giorno lo metto nella lista delle persone che ogni giorno voglio ricordare nella mia povera preghiera. Le confesso che anch’io sono perplesso davanti a disposizioni che impediscono a chi si è messo per qualche motivo ‘ai margini’ della vita cristiana, sia per questo impedito e privato di aiuti potenti come è ad esempio la Comunione sacramentale, e anche di un compito di aiuto come è quello di un padrino di Cresima.
La fede è una strada che il Signore fa percorrere in mezzo a mille travagli, errori e ripensamenti. Vedo che mai il Signore abbandona i suoi figli. Bisogna trovare il modo per essere anche noi vicini a tutti, a partire da quelli che si sentono e sono più lontani. Mi pare che oggi nella festa domenicale il Libro dell’Apocalisse dica che in Paradiso c’è talmente tanta gente che neppure il più agguerrito calcolatore saprebbe contarla. Spero che quindi ci sia un posticino anche per me e per lei. Allora, arrivederci. Buona Domenica.
Don Giovanni Nicolini.

Domenica 21 aprile 2013