1 Salmo.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
2 Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
3 Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
4 Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!
5 Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
6 con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.
7 Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
8 I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne
9 davanti al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.
Il nostro Salmo contiene alcune preziose singolarità che è bello sottolineare. Al ver.1, quando dice “gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo”, alla lettera è scritto “lo ha salvato la sua destra…”. Ma il soggetto è Dio! Un Dio salvato? Noi amiamo custodire con preziosa delicatezza questa Parola, perché ci porta verso il Signore Gesù, che è certamente Dio, e che è “salvato”, perché fatto risorgere dalla morte! E’ la santità di una condizione tutta ricevuta. Gesù è l’ “anti-Adamo”, l’opposto di Adamo che il Serpente menzognero lancia alla “conquista” di Dio e della divinità: “Dio sa che il giorno in cui voi mangiaste del frutto dell’albero si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio…” (Genesi 3,4). Gesù è il Figlio che tutto riceve dal Padre, obbediente a Lui fino alla Pasqua. Un’umanità che non conquista e non ruba la divinità, ma la riceve! Così “il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia”: quale luce e quale potenza hanno queste parole lette e ascoltate nella prospettiva e nell’adempimento di Gesù!
Il ver.3 ci porta due termini quasi sempre abbinati e molto diffusi in tutto il Salterio e in tutta la Scrittura. Due attributi privilegiati del Dio d’Israele e del Padre di Cristo, l’amore e la fedeltà: “Egli si è ricordato del suo amore e della sua fedeltà alla casa d’Israele”. Il termine reso in italiano con “amore” compare spesso come “misericordia”, cioè un amore incondizionato e rivolto veramente a tutti, anche a chi non lo conosce e non lo merita. L’altro termine, reso con “fedeltà” è ancora più singolare, perché propriamente significa, e così viene reso anche in italiano, con “verità”! E’ molto singolare che tale sia la verità di Dio. Di fatto significa che la “verità” di Dio è la sua stessa “fedeltà” al patto che Egli ha sancito con il suo popolo e che con Gesù sarà esteso a tutta l’umanità. Non una verità astratta e immobile, ma la stessa storia della salvezza che giungerà alla sua pienezza con il sacrificio d’amore del Figlio di Dio sulla Croce! Una “verità amante” fino alla fine!
La seconda parte del Salmo, dal ver.3b alla fine, è l’invito alla grande lode universale indirizzata a Dio e alla sua opera. Protagonista di tale lode è prima di tutto il suo Popolo, che in tale lode sembra coinvolgere già l’intera umanità: “Acclami al Signore tutta la terra …” (ver.4), proprio a partire dalla grande liturgia del Tempio ricordata ai vers.5-6. Ma poi, ai vers.7-8, è l’intera creazione coinvolta in questo grande canto di lode, e infine il coinvolgimento esplicito e diretto di tutti i popoli nell’opera di salvezza di Dio (ver.9).
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Cantate al Signore un canto nuovo”: sarebbe bello essere capaci di formulare, ogni mattina, un canto nuovo. Dio se lo “meriterebbe”… per tutte le sue meraviglie. – Don Giovanni ci propone un pensiero che non ci è abituale: un Dio salvato! In effetti sappiamo che ha bisogno di noi, ha voluto il nostro aiuto… E mi piace pensare che ogni giorno Gli possa servire il nostro conforto, il nostro incoraggiamento nella sua opera con tante persone e vicende difficili. Anche Etty Hillesum era rafforzata da questa idea, che Dio avesse necessità del suo aiuto negli orrori del lager. – Nel seguito del salmo, noto l’appello a usare tutti gli strumenti musicali, poiché la musica è una stupenda glorificazione di Dio e dell’uomo. E infine, ancora una volta, la partecipazione della natura all’accoglienza del Signore che viene…