1 Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.
È stabile il mondo, non potrà vacillare.
2 Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.
3 Alzarono i fiumi, Signore,
alzarono i fiumi la loro voce,
alzarono i fiumi il loro fragore.
4 Più del fragore di acque impetuose,
più potente dei flutti del mare,
potente nell’alto è il Signore.
5 Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.
Il breve Salmo esalta la potenza di Dio e la sua regalità sulla creazione e sulla storia. Tale potenza non viene presentata tanto come attributo perenne, quanto come un avvenimento, addirittura un cambiamento, interpretato da due verbi, resi in italiano con “si riveste, si cinge” (ver.1). La versione greca, dove si dice “è stabile il mondo”, dice “ha reso saldo il mondo”. Si tratta dunque di un accadimento che noi ascoltiamo e accogliamo come profezia di Gesù e della sua Pasqua! Dunque, questa grande potenza divina è quella che si manifesta e che viene donata dalla morte e dalla risurrezione del Signore! Dalla nudità della croce di Gesù e dalla “debolezza” della sua morte si esprime tutta la potenza di Dio, come potenza del suo amore per la salvezza dell’umanità!
Il mistero del male viene raffigurato con l’immagine di acque impetuose: potente e fragorosa la sua voce. Sembra inevitabile il suo dominio sulla creazione e sulla storia. Così il ver.3. Ma la potenza del Signore gli è del tutto superiore. Per noi è sempre la Pasqua di Gesù a rivelare e a compiere questo evento di assoluta potenza sul male e sulla morte: “Più del fragore di acque impetuose, più potente dei flutti del mare…” (ver.4).
E tale potenza diventa la storia della salvezza per ogni esistenza umana visitata dalla parola di Dio: “Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti”. La potenza di Dio genera e custodisce la vita nuova dell’umanità. La comunità credente è la nostra “casa”, dove riceviamo il dono del Signore, e dove abiteremo per sempre (ver.5). La Pasqua del Signore è la nostra Pasqua. E’ l’evento di salvezza dell’intera umanità.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Il Signore regna”: il suo regno però non è una realtà geografica, ben determinata da confini; è una realtà in evoluzione, in crescita… Gesù ce lo ha spiegato e noi preghiamo ogni giorno con le parole: “Venga il tuo regno”. Come esercita Dio questo suo “governo” del mondo? Sappiamo che è vicino a ognuno di noi, che si cura anche delle cose secondarie della nostra vita. Non è un sovrano onnipotente (almeno nel senso che sosteneva la teologia); la sua forza e potenza stanno in una caratteristica che i sovrani certamente non mettevano e non mettono al primo posto: un amore che è rivolto a tutti e che inonda tutti, senza escludere nessuno. Un flusso d’amore che è più forte delle grandi e terribili acquie…