153 Vedi la mia miseria e liberami,
perché non ho dimenticato la tua legge.
154 Difendi la mia causa e riscattami,
secondo la tua promessa fammi vivere.
155 Lontana dai malvagi è la salvezza,
perché essi non ricercano i tuoi decreti.
156 Grande è la tua tenerezza, Signore:
fammi vivere secondo i tuoi giudizi.
157 Molti mi perseguitano e mi affliggono,
ma io non abbandono i tuoi insegnamenti.
158 Ho visto i traditori e ne ho provato ribrezzo,
perché non osservano la tua promessa.
159 Vedi che io amo i tuoi precetti:
Signore, secondo il tuo amore dammi vita.
160 La verità è fondamento della tua parola,
ogni tuo giusto giudizio dura in eterno.
161 I potenti mi perseguitano senza motivo,
ma il mio cuore teme solo le tue parole.
162 Io gioisco per la tua promessa,
come chi trova un grande bottino.
163 Odio la menzogna e la detesto,
amo la tua legge.
164 Sette volte al giorno io ti lodo,
per i tuoi giusti giudizi.
165 Grande pace per chi ama la tua legge:
nel suo cammino non trova inciampo.
166 Aspetto da te la salvezza, Signore,
e metto in pratica i tuoi comandi.
167 Io osservo i tuoi insegnamenti
e li amo intensamente.
168 Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti:
davanti a te sono tutte le mie vie.
169 Giunga il mio grido davanti a te, Signore,
fammi comprendere secondo la tua parola.
170 Venga davanti a te la mia supplica,
liberami secondo la tua promessa.
171 Sgorghi dalle mie labbra la tua lode,
perché mi insegni i tuoi decreti.
172 La mia lingua canti la tua promessa,
perché tutti i tuoi comandi sono giustizia.
173 Mi venga in aiuto la tua mano,
perché ho scelto i tuoi precetti.
174 Desidero la tua salvezza, Signore,
e la tua legge è la mia delizia.
175 Che io possa vivere e darti lode:
mi aiutino i tuoi giudizi.
176 Mi sono perso come pecora smarrita;
cerca il tuo servo: non ho dimenticato i tuoi comandi.

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Ringraziamo il Signore per questi giorni nei quali ha voluto rinnovare la nostra attenzione e il nostro amore per la sua Parola. Perdonate la mia banalità di pensieri e sentimenti, mentre cerco di cogliere dalla Parola di oggi una nota conclusiva per questa camminata lungo il Salmo 118. La Parola del Signore è il regalo più bello che Dio ha fatto all’umanità. Questa Parola, nella sua pienezza, è Gesù. Ed è Gesù nel dono del suo Spirito. Mi pare che vengano avanti due indicazioni fondamentali. La Parola è il piegarsi verso di noi del Dio infinitamente misericordioso e buono. La Parola è rivelazione del mistero di Dio: come tale, non si finisce mai di ascoltarla. Non porta ad una dottrina definita, ma porta su una strada che ci conduce verso di Lui. La bellezza e la bontà del Signore sono un bene che incessantemente cresce. Dice Gregorio Magno che “la Parola cresce con chi l’ascolta”. La prima indicazione è quella che ci consegna il Salmo 1 che va considerato come il titolo generale del Salterio. L’immagine dell’albero che ha le sue radici nel fiume dice il nutrimento incessante che la Parola ci dona. Viviamo di essa. La seconda indicazione è che la Parola è l’ambito del nostro incontro d’amore con Gesù: Gesù che ci ama e noi che l’amiamo. Bisogna fare attenzione a non cadere nell’equivoco farisaico, riducendo il rapporto con la Parola ad un adempimento di precetti. Nessuno in realtà può “adempierla”. “Vedi la mia miseria e liberami, perchè non ho dimenticato la tua legge”: così ascoltiamo oggi dal ver.153. Il nostro ascolto della Parola è sempre lo stupore della comunione che il Signore vuole stabilire tra la nostra miseria e la sua infinita bontà. Non possiamo che chiedere incessantemente che la Parola entri nella nostra vita: “Grande è la tua tenerezza, Signore: fammi vivere secondo i tuoi giudizi”. La Parola dunque non è un codice penale, ma è il dono d’amore di Dio all’umanità. Non è per condannare ma per salvare. E la salvezza è la possibilità di vivere nella Parola e della Parola. Vivere così non può essere altro che il nostro incessante affidarci e riaffidarci alla misericordia divina. La Parola non può essere quindi fonte di giudizio del nostro fratello, ma speranza che anch’egli possa essere nel nostro stesso dono, e che possiamo quindi camminare insieme. La Parola è comunione con Dio e tra noi. La Parola è la descrizione infinita del mistero dell’Amore di Dio e del prossimo. Il comandamento dell’amore è la sintesi suprema di tutta la Parola. E’ l’ultimo supremo commento a tutto il Salmo che in questi giorni ci è stato donato.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.