Ho sempre pensato che noi donne dobbiamo essere libere di decidere se ricevere un bambino non aspettato. Adesso mi trovo in questa condizione, e il mio compagno buono e fragile mi lascia sola a decidere, e io avrei un grande bisogno che lui mi fosse vicino. Adesso mi fa addirittura capire che sente il desiderio di fuggire da me. Anche le strutture pubbliche dove sono andata mi lasciano sola. Allora decido da sola e sono arrabbiata per la mia solitudine, ma il bambino comincia a farmi lui compagnia. Se può dire a me e a altre donne nella mia situazione. In ogni maniera buon natale.
Ho aspettato a risponderle per poterlo fare in questa domenica che ci porta verso la luce del Natale e verso questa Donna, che oggi in tutte le Chiese viene a regalare la sua bellezza, il suo coraggio e la sua dolcezza. È Maria di Nazareth. Spero che la mamma di Gesù la possa aiutare. Se lei non andrà a Messa dove oggi si ascolta di questa Donna e del Bambino che porta in grembo, penso che possa ugualmente ricordare quell’angelo che viene a trovare Maria per dirle che diventerà mamma di un Bambino molto importante. Anche Maria si trova sola in questa avventura straordinaria. Resta meravigliata e turbata che questo angelo sia così gentile e affettuoso con lei, e le dica parole tanto belle e …esagerate! “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te!”. La sua splendida lettera, dalla quale ho tratto le parole riportate qui sopra, mi sembra in realtà anche piena di gioia. Sono stupito che lei scriva di volermi dire “queste cose non come una disgrazia, ma come una notizia bella”. Per questo, oso dirle: allora, “rallegrati!”. Quel “piena di grazia” che l’angelo aggiunge , le chiedo ora se non possa essere il sentimento profondo che lei manifesta pur nella fatica della prova. Questo Bambino sta già diventando per lei e in lei un grande regalo? Una grande grazia? Oso chiederle anche questo! E mi perdoni se arrivo a dirle quello che Maria si è sentita dire quel giorno a Nazareth: “Il Signore è con te”. Le scrivo per essere anch’io un piccolissimo segno di vicinanza e di affetto. Forse conviene che lei riapra il discorso con il suo compagno che forse ha anche lui bisogno della forza interiore che io vedo in lei. Mi piacerebbe farle avere un regalino natalizio, ma ovviamente non so il suo indirizzo. Non stia sola! Vede, nel presepio, quante persone sono state collocate come statuine che vanno verso il Bambino? La ringrazio anche a nome di altri che leggeranno queste nostre confidenze e ne saranno contenti. Ma forse faranno un po’ di bene anche a chi non le leggesse volentieri. A lei un caro abbraccio da vecchio nonno. E buona Domenica a tutti.
Don Giovanni.
Domenica 21 dicembre 2014