14 Il Signore parlò a Mosè nel deserto del Sinai e disse: 15 «Censisci i figli di Levi, secondo i loro casati paterni, secondo le loro famiglie; censirai tutti i maschi da un mese in su». 16 Mosè li censì secondo l’ordine del Signore, come gli era stato ordinato.
17 Questi sono i figli di Levi secondo i loro nomi: Gherson, Keat e Merarì. 18 Questi i nomi dei figli di Gherson, secondo le loro famiglie: Libnì e Simei. 19 I figli di Keat secondo le loro famiglie: Amram, Isar, Ebron e Uzzièl. 20 I figli di Merarì secondo le loro famiglie: Maclì e Musì. Queste sono le famiglie dei leviti suddivisi secondo i loro casati paterni.
21 A Gherson appartengono la famiglia dei Libniti e la famiglia dei Simeiti. Queste sono le famiglie dei Ghersoniti. 22 I loro censiti, contando tutti i maschi da un mese in su, erano settemilacinquecento. 23 Le famiglie dei Ghersoniti avevano l’accampamento dietro la Dimora, a occidente. 24 Il principe del casato paterno per i Ghersoniti era Eliasàf, figlio di Laèl. 25 I figli di Gherson, nella tenda del convegno, avevano l’incarico della Dimora e della tenda, della sua copertura e della cortina all’ingresso della tenda del convegno, 26 dei tendaggi del recinto e della cortina all’ingresso del recinto intorno alla Dimora e all’altare e delle corde per tutto il suo impianto.
27 A Keat appartengono la famiglia degli Amramiti, la famiglia degli Isariti, la famiglia degli Ebroniti e la famiglia degli Uzzieliti. Queste sono le famiglie dei Keatiti, 28 contando tutti i maschi da un mese in su: ottomilaseicento. Essi avevano la custodia del santuario. 29 Le famiglie dei figli di Keat avevano l’accampamento al lato meridionale della Dimora. 30 Il principe del casato paterno per i Keatiti era Elisafàn, figlio di Uzzièl. 31 Avevano l’incarico dell’arca, della tavola, del candelabro, degli altari e degli arredi del santuario con i quali si svolge il servizio, della cortina e di tutto il suo impianto.
32 Il principe dei prìncipi dei leviti era Eleàzaro, figlio del sacerdote Aronne; esercitava la sorveglianza su quelli che avevano l’incarico del santuario.
33 A Merarì appartengono la famiglia dei Macliti e la famiglia dei Musiti. Queste sono le famiglie di Merarì. 34 I loro censiti, contando tutti i maschi da un mese in su, erano seimiladuecento. 35 Il principe del casato paterno per le famiglie di Merarì era Surièl, figlio di Abicàil. Essi avevano l’accampamento al lato settentrionale della Dimora. 36 I figli di Merarì avevano l’incarico di custodire le assi della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne e le loro basi, tutti i suoi arredi e tutto il suo impianto, 37 le colonne del recinto all’intorno, le loro basi, i loro picchetti e le loro corde. 38 Davanti alla Dimora, a oriente, avevano l’accampamento Mosè, Aronne e i suoi figli; essi avevano la custodia del santuario a nome degli Israeliti. Il profano che vi si fosse avvicinato sarebbe stato messo a morte.
39 Tutti i leviti di cui Mosè e Aronne fecero il censimento secondo le loro famiglie per ordine del Signore, tutti i maschi da un mese in su, erano ventiduemila.
Siate molto cauti nel considerare le mi proposte di interpretazione e di accoglienza del testo! Non mi stancherò mai di dirvelo!
Per i Leviti è tutto speciale. Mentre per il censimento degli altri figli di Israele si registrano i maschi che hanno compiuto vent’anni, per i figli di Levi si registrano i neonati. Questo mi sembra importante, perchè i ventenni dicono, come il testo afferma, una capacità di “fare”, appunto quella di uscire in guerra. Per il censimento dei Leviti ci troviamo nell’orizzonte non del “fare”, ma dell’ “essere”, perchè vengono scelti “da un mese in su”(ver.15). E mentre gli altri erano scelti semplicemente perchè erano nati in quella determinata famiglia, i Leviti, con quale criterio vengono scelti? Perchè sembra che possano essere nati in ogni famiglia dei figli di Israele. La tradizione ebraica dice che Mosè pone questa domanda al Signore, che gli risponde:”Tu fa il tuo lavoro e io farò il mio”. E quando Mosè stava per entrare in una tenda, la shekinà, cioè la gloria del Signore, lo precedeva, e gli indicava i lattanti da censire. Per questo – dice la tradizione – il ver.16 dice che Mosè censì i Leviti “secondo l’ordine del Signore”.
Ma questi prescelti, indicati da Dio stesso come Leviti, che sono tre, come dice il ver.17, sono dei capofamiglia. I Leviti sono i loro figli e i loro discendenti. Per ognuna di queste tre famiglie dei Figli di Levi si danno alcune notizie: Il numero. La collocazione delle loro tende rispetto alla Dimora, cioè alla tenda del Convegno, al Santuario. Il nome del loro capo. Il compito specifico di ognuna delle tre famiglie.
Al ver.32 si dice che “il principe dei principi dei Leviti era Eleazaro”, figlio di Aronne, e quindi sacerdote, che sorvegliava i loro compiti nel santuario.
Le famiglie dei Leviti erano tre, accampate ciascuna in una posizione rispetto alla Dimora. Rimaneva il lato orientale (ver.38), e in quello si accampavano “Mosè, Aronne e i suoi figli”.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
I leviti vengono ora censiti, a parte dal popolo. Il loro servizio non è per la guerra, ma per il santuario. E vengono censiti dall’età di un mese (!) in su. Anche un bimbo di un mese può partecipare alla custodia del santuario? e anche i vecchi? Viene alla mente il salmo 8:3 “Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli”, quell salmo che Gesù nel tempio ricorda a quanti vorrebbero far tacere I bambini che acclamano il suo ingresso nella Santa Città di Gerusalemme. E anche il Sal 148:3-4: “i giovani e le fanciulle, i vecchi insieme ai bambini, lodino il nome del Signore: perché solo il suo nome è sublime, la sua gloria risplende sulla terra e nei cieli”. Certo I piccolini, e I vecchi non potranno fare un servizio specifico nella custodia e nel trasporto delle cose sante, ma anche loro partecipano al servizio “profondo”, quello della lode al Signore. E oggi nel Vangelo, ai suoi discepoli che disputano tra loro su chi sia il più grande, Gesù propone un bambino in mezzo a loro: “Chi è più piccolo tra di voi, questi è il più grande.”,E al vecchio Abramo del nostro mattutino oggi il Signore prometteva un figlio nato da lui. Sembra che dopo aver ordinato a Mosè (e Aronne) di fare il conto dei leviti sia poi il Signore stesso a farne il censimento (v. 16 e 39 Gr.). Come anche in 1Cor abbiamo letto che Paolo e Apollo hanno piantato e irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere. Il totale dei leviti censiti è 22000 persone, molto meno delle tribù precedenti, soprattutto se si tiene conto che i leviti vengono censiti da un mese in su, e le altre tribù da venti anni in su. Il gruppo dei leviti è perciò un gruppo molto piccolo, e la scelta di Dio è per il gruppo più piccolo. Se per la guerra ci vuole tanta gente (più di seicentomila adulti) per la lode va bene anche un gruppo così piccolo. Per le altre tribù, poi, il computo viene fatto per famiglie, mentre dei leviti sembra che sia un computo individuale. Viene presa in considerazione come importante ogni singola persona, a cui poi (cap. 4) verrà assegnato un suo incarico preciso e personale. La Dimora e il Santuario presso cui i leviti si accamperanno, e che devono custodire e trasportare, ricorda quel “edificio di Dio” edificato da Dio stesso, e servito dall’amorevole opera di Paolo, Apollo e i loro collaboratori.