23 Salito sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. 25 Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». 26 Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. 27 Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».
Seleziona Pagina
Al v.27 mi è sembrata interessante l’obbedienza dei venti e del mare. Obbedienza che porta ad una ‘grande bonaccia’ ma che per l’uomo è così difficile da seguire.
Così la poca fede, la paura di rimanere soli e di essere perduti. Lo sconvolgimento del mare sembra un’immagine del cuore dei discepoli e dei loro turbamenti..La tempesta è la nostra condizione interiore?
Molto forte anche l’immagine del Signore che interpellato si sveglia e mette pace.
Non ho poi potuto fare a meno di pensare anche al nostro Giovanni dormiente..
“Salito sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento”
Ritorna il verbo seguire. Mi sono piaciuti i discepoli intraprendenti, che seguono il loro maestro sulla barca. Ma Gesù intenzionalmente li porta nel mare in tempesta?
Credo di si e mi piace l’interpretazione di Maso.
Ho notato una piccola differenza con i paralleli. Gesù viene svegliato e subito dice: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alza, minaccia i venti e il mare e c’è grande bonaccia.
Nei paralleli prima calma la tempesta e poi parla con i discepoli. Ho provato ad immaginare il rimprovero di Gesù «Perché avete paura, gente di poca fede?» mentre intorno infuria la tempesta. Che tono avrà usato? In ogni caso fa accapponare la pelle!
Anche io ho pensato molto a Giovanni e a come siamo stanchi di questo suo sonno. Vogliamo che si svegli al più presto!!!