8 Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. 10 E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. 11 Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12 chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.

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Anche oggi mi sembra necessario sottolineare che non si tratta solo di precetti, ma anche e sopratutto della rivelazione divina di un mondo nuovo. Solo in Gesù si può chiarire quello che Dio aveva già comunicato alla profezia dei padri ebrei, e cioè la realtà assolutamente nuova di una guida sapienziale e morale che riflette il mistero di Dio che in Gesù si è fatto piccolo e ultimo,e che proprio per questa via ha mostrato ed espresso tutta la sua potenza. Per questo motivo sarebbe sbagliato pensare che le parole di Gesù siano, ai vers.8-10, la rivendicazione divina del suo diritto esclusivo ad essere Maestro, Padre e Guida. Siamo piuttosto davanti alla rivelazione della via di Dio e del segreto della sua potenza. Diversamente da tutti gli altri “dèi”, il Padre di Gesù Cristo – il Dio che Gesù ci ha rivelato – si comunica e ci guida nella piccolezza del Cristo. Le grandezze imperiali non sono nè vere guide, nè veri magisteri, nè vere paternità! Gesù Crocifisso è la Potenza e la Sapienza di Dio. E’ molto illuminante per questo il brano di 1Corinti 1,18-25.
Questo esige che, proprio per come Gesù ci ha rivelato il mistero di Dio nella sua Persona e nella sua relazione con il Padre, noi ci ridefiniamo – tutti! – come fratelli (ver.8), come figli dell’unico Padre (ver.9), e tutti discepoli dell’unica Guida, Gesù. E Gesù si è rivelato vero Maestro e Signore proprio perchè si è fatto il più piccolo di tutti noi. Perciò è bello riascoltare le parole di Gesù in Giovanni 13,12-17 che mi sembrano la più forte illuminazione del testo che oggi celebriamo nella nostra preghiera.
I vers.11-12 tirano le conseguenze e ci consegnano il volto nuovo di ogni mansione e di ogni relazione, e quindi la via per celebrare veramente la presenza tra noi del Figlio di Dio.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Illuminante la spiegazione di Giovanni. Ometto il “don”, che deriva dal latino dominus, signore. Un religioso dei Servi di Maria, commentando questi versetti, diceva: “Gesù dice: Non chiamate nessuno ‘padre’, non chiamate nessuno ‘maestro’…, e noi abbiamo inventato il padre-maestro (quello dei novizi)”. Perché non prendere sul serio queste parole di Gesù? Uno solo è il nostro Padre, uno solo il Maestro e Guida…