32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33 Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34 Guarì molti che erano afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
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Con un duplice riferimento temporale – “venuta la sera, dopo il tramonto del sole” – il nostro testo sembra voler sottolineare l’oscurità di una storia ferita, e un tempo in cui sembra ogni speranza sia tramontata. Un condizione che sembra riguardare il mondo intero, il tempo e lo spazio.
Il soggetto del verbo “portarono” non è espresso, mentre invece è sottolineata la totalità di coloro che avendone bisogno, sono stati portati al Signore: “tutti” i malati e gli indemoniati. Ma a questo punto emerge l’osservazione straordinaria, quasi grottesca, secondo cui il portargli “tutti” i malati e gli indemoniati, fa sì che “tutta la città era riunita davanti alla porta”!(ver.33). Una città tutta inferma. Un mondo tutto bisognoso di essere salvato. Nel dato concreto dei fatti, si evidenzia la ferita del mondo e l’opera divina della salvezza universale.
La cura delle malattie e la cacciata dei demoni manifestano e realizzano la salvezza che il Signore è venuto a portare. E come già abbiamo visto per l’indemoniato dei vers.23-26, anche ora Gesù “non permetteva ai demoni di parlare perchè lo conoscevano”. Sono molte le ipotesi che si fanno circa questa proibizione che Gesù dà non solo ai demoni, ma anche a coloro che sono stati da lui guariti e liberati. Proibizione che peraltro viene infranta da tutti quelli che annunziano la sua opera di salvezza, come si deduce dal ver.28. Io terrei in considerazione l’ipotesi che Gesù voglia che dapprima ci si accorga che qualcosa di nuovo e insperato sta accadendo nella storia umana. E solo dopo si venga a conoscere da chi venga questa nuova condizione e in che modo essa si attui.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Il fatto che si aspettino la sera e il tramonto del sole, ci conferma che era un giorno di sabato: la gente ha aspettato, per non trasgredire la legge. Ma – nota un commentatore – per rispettare un tempo santo hanno tardato l’incontro con l’unico Santo! – “Tutta la città era ammassata alla porta”: alla porta della città aveva luogo il giudizio e la condanna dei malfattori; ora, alla porta (forse della casa di Simone) ha luogo l’incontro di salvezza e di liberazione. – I “demoni” vogliono riconoscere in Gesù il Messia potente, secondo la concezione tradizionale; non certo un Messia che salva con il dono della propria vita, fino all’umiliazione della croce.
“Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.” Gv 10,7-10