13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15 né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
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Credo utile ricordare con voi che Gesù sta parlando ai suoi discepoli sul monte, e una grande folla sta davanti a loro. Questo ci aiuta molto a cogliere il significato e la portata di quello che Egli sta dicendo. Per esempio, la gente che al ver.13 getterà via e calpesterà un sale che ha perso il sapore, è quella folla! Come pure sono quella folla coloro ai quali deve far luce la lampada, affinché possano vedere le “opere buone” dei discepoli di Gesù e quindi “rendano gloria al Padre che è nei cieli” (vers.15-16)!
Ogni discepolo del Signore ha questa responsabilità immensa nei confronti di tutta l’umanità! Questi discepoli sono, dice Gesù, “il sale della terra”!. Guai se il sale “perde il sapore”: “a null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato”. Notiamo due particolari importanti: tale compito non è riservato ad alcuni discepoli, ma a tutti! Ed essere discepoli non è semplicemente una posizione e una condizione di superiorità, ma è dono di Dio destinato al bene di tutta l’umanità. Non è una posizione dalla quale giudicare il mondo, ma è luce e potenza per portargli il dono della salvezza e della vita nuova.
Tale fine primario è esplicitato al ver.16, dove è di grande rilievo l’affermazione che le opere buone dei discepoli saranno lette e ricevute dall’umanità come provenienti dal Padre. Dunque, un compito meraviglioso quello dei discepoli, e tanto più luminoso e potente quanto compiuto in totale umiltà: non sono opere nostre, ma del Padre, e coloro che le vedranno, dice Gesù ai discepoli, renderanno “gloria al Padre vostro che è nei cieli”.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.