23 Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». 24 Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. 25 Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. 26 Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». 27 Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
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Il termine “autorità” forse non rende del tutto il significato della parola. Magari si dovrebbe parlare di “autorevolezza”, perché alla lettera è “potenza”! Dunque, “con quale potenza”; e questa potenza, chi gliel’ha data? Con questa domanda i capi e gli anziani, volendo mettere in difficoltà il Signore, di fatto mettono in difficoltà se stessi! Infatti la loro domanda, tesa verso un’obiezione, ricade, nella risposta di Gesù, come esigenza che siano loro a chiarire il loro pensiero.
Questo è il motivo e il significato della contro-domanda rivolta loro dal Signore. Ma tale domanda mi pare abbia il suo più profondo significato per come collega l’insegnamento e l’opera di Gesù alla grande profezia di Israele, di cui il Battista è l’ultimo evento. Evidentemente Giovanni profetizzava di Gesù! Dunque, era un vero profeta? Cioè: il segno del suo battesimo “da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?” (ver.25).
Ma questo è il momento in cui non solo viene messa in evidenza e in crisi l’incredulità e la mondanità del loro atteggiamento, ma soprattutto si raccoglie in Gesù, attraverso la testimonianza di Giovanni Battista, tutta la profezia di Israele! Se il battesimo di Giovanni viene non dagli uomini ma dal cielo, e tutto il popolo lo considera un profeta, questo rivela e proclama Gesù come il Messia atteso dalla fede di Israele e da tutta la sua storia.
Possiamo oggi ritornare a Matteo 3, dove abbiamo incontrato la testimonianza della predicazione e del battesimo di Giovanni. Gesù è pienamente annunciato e proclamato come il Cristo di Dio. E’ la conferma della profezia di Israele nei confronti di Gesù, di cui il Battista diceva: “Io vi battezzo nell’acqua per la conversione, ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Mt.3,11). Ed è Gesù, colui del quale, quando si è fatto battezzare da Giovanni, “una voce del cielo diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento” (Mt.317).
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.