5 E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
6 Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!
8 Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. 9 E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.
Matteo 18,5-9

La ripresa oggi del ver.5 è preziosa per introdurci nel tema delicato dello scandalo. Ascoltavamo ieri che chi accoglie un bambino nel nome di Gesù, accoglie Gesù! Accogliere Gesù nel suo nome vuol dire accogliere la realtà profonda della sua persona, e a questo proposito possiamo ricordare la sua severa reazione a Pietro che in Mt.16, 23 lo scandalizzava opponendosi al cammino di piccolezza che portava il Signore verso la sua Croce.
Lo “scandalo” è stato travolto rispetto al suo significato profondo! Il termine quasi sempre è sulle labbra di chi si fa “grande” per accusare, e si perde il senso profondo del termine come aggressione e violenza verso la piccolezza!
Nel nostro testo è per questo molto importane cogliere che Gesù passa dal “bambino” del ver.5 al termine “piccoli” al ver.6: ” uno solo di questi piccoli che credono in me”! Qui chiaramente il significato si amplia e indica in questi “piccoli” ogni discepolo del Signore, e forse, ancora più ampiamente ogni persona che porti qualche povertà. Quindi, anche un peccatore.
Mi pare che i vers.7-9 siano da ricevere in questo senso! In Gesù Dio si fa piccolo per soccorrere e salvare ogni umana povertà! Gesù è venuto non a condannare ma a salvare! E’ scandalo aggredire il peccatore che Gesù è venuto a salvare con il suo sacrificio di amore!
Per questo Egli ci comanda di essere molto severi con noi stessi per il pericolo di pensare, di vedere e di agire in modo opposto al nostro caro Signore che è tra noi per avvolgere tutti nella sua misericordia.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.