10 Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. [11 ]
1 Commento
Giovanni Nicolini
il 4 Settembre 2015 alle 07:50
Intimamente connessa con il tema dello scandalo, la Parola che il Signore ci regala oggi ci ammonisce di “non disprezzare uno solo di questi piccoli”. Abbiamo già chiarito che il bambino che Gesù ha posto in mezzo ai discepoli rappresenta tutti i “piccoli”: piccoli perché poveri, perché soli, perché peccatori.
L’annuncio meraviglioso di oggi è che “i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre”. La relazione degli angeli con Dio non è condizionata e non è relativa alla condizione di questi piccoli. Possiamo forse ritenere che più la loro vita è povera e ferita, più i loro angeli li rendono presenti al Padre. E sono quindi proprio questi loro angeli a dirci la nostra responsabilità d’amore verso questi piccoli.
Al contrario del disprezzarli, noi, come i loro angeli, li dobbiamo considerare e custodire presso Dio Padre. Essere in certo modo, anche noi, i loro angeli.
Oggi siamo invitati dunque a pentirci e ad accogliere nel nostro affetto chi avessimo disprezzato, giudicato e allontanato da noi.
Dio ti benedica e tu benedicimi. Tuo Giovanni
Intimamente connessa con il tema dello scandalo, la Parola che il Signore ci regala oggi ci ammonisce di “non disprezzare uno solo di questi piccoli”. Abbiamo già chiarito che il bambino che Gesù ha posto in mezzo ai discepoli rappresenta tutti i “piccoli”: piccoli perché poveri, perché soli, perché peccatori.
L’annuncio meraviglioso di oggi è che “i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre”. La relazione degli angeli con Dio non è condizionata e non è relativa alla condizione di questi piccoli. Possiamo forse ritenere che più la loro vita è povera e ferita, più i loro angeli li rendono presenti al Padre. E sono quindi proprio questi loro angeli a dirci la nostra responsabilità d’amore verso questi piccoli.
Al contrario del disprezzarli, noi, come i loro angeli, li dobbiamo considerare e custodire presso Dio Padre. Essere in certo modo, anche noi, i loro angeli.
Oggi siamo invitati dunque a pentirci e ad accogliere nel nostro affetto chi avessimo disprezzato, giudicato e allontanato da noi.
Dio ti benedica e tu benedicimi. Tuo Giovanni