26 Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. 27 Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 28 E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29 Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30 Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Matteo 10,26-31

Impetuosi sono il desiderio e la volontà di Dio a che incessante siano la rivelazione, l’annuncio e la testimonianza della sua Parola. Ed è per noi un dato concreto di esperienza, perché la Parola non cessa mai di comunicarsi e di comunicare sempre nuove luci e nuovi significati! Nella messa feriale noi da molti anni pratichiamo, al posto del silenzio o dell’omelia del presbitero, una semplice “conversazione” tra tutti noi, dove ognuno può portare il dono e il frutto della sua preghiera personale su quel testo. Ed è proprio questa esperienza quotidiana a rivelarci la perenne novità e fecondità della Parola, che accolta nella sua oggettività, porta sempre nuovi contenuti sia alle diverse persone, sia ai diversi tempi e circostanze. Chi di tale conversazione annota qualche osservazione, mi dice che il commento a Matteo di qualche anno fa è diverso da quello che stiamo facendo in questi mesi.
Con coraggio, dunque, senza aver paura di nessuno, operiamo per la rivelazione e la manifestazione della Parola del Signore (ver.26). C’è anche un invito pressante ad una certa “pubblicazione” e “pubblicità” (sono entrambi termini impropri!) di questa parola comunicata: dalle tenebre alla luce, dall’orecchio ai tetti. Ci possono essere tempi e circostanze nei quali tale comunicazione potrebbe essere pericolosa! Ma noi non temiamo quelli che possono uccidere il corpo, ma non la vita (termine preferibile al termine “anima”). Siamo nelle mani di Dio, ed è Lui che guida la vita di ciascuno, di tutti e di tutto! L’importante per noi è dunque fare la sua volontà, rimanendo sempre fedeli a Lui!
L’immagine dei due passeri, e quella dei capelli del capo (anche per chi ne ha pochi!) descrivono con divertente efficacia come la nostra umile vita sia avvolta dal Signore e da Lui protetta e illuminata.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.